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SINDACO PENSA IN GRANDE
SINDACO PENSA IN GRANDE
Paestum 'Capitale Europea della Cultura': Alfieri lancia Comitato promotore
Redazione
19 settembre 2019 16:32
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CAPACCIO PAESTUM. Il salto di qualità che la città dei Templi auspica da anni, potrebbe finalmente arrivare. Con apposita delibera di Giunta, infatti, il sindaco Franco Alfieri pensa in grande e dispone l’istituzione di un Comitato per la promozione della candidatura della città di Capaccio Paestum quale Capitale Europea della Cultura, demandando ai competenti uffici comunali la stipula di specifico protocollo d’intesa tra enti, istituzioni e singoli esponenti del mondo della cultura per la formazione di tale Comitato. Un’iniziativa fortemente auspicata e lanciata, nel corso dei confronti tra i candidati sindaci nell’ultima campagna elettorale, anche dall’editore di StileTV, Alfonso Stile.

Riportiamo integralmente, di seguito, la relazione del sindaco Franco Alfieri sulla scorta della quale verrà dato mandato al Comitato di predisporre il relativo dossier di candidatura “con il massimo coinvolgimento di tutti gli stakeholders pubblici e privati interessati a tale iniziativa di ampio respiro e prestigio, in grado di conferire slancio alla vita culturale del territorio nel solco delle sue millenarie tradizioni culturali, che coinvolgano, oltre che il territorio locale, quello dei territori vicini con spiccate tradizioni culturali quali quello dell’antica Elea, nonché le istituzioni culturali, sociali ed economico imprenditoriali in grado di fornire qualificato apporto all'iniziativa”.

"Tra il 600 ed il 540 a.C. sulle coste tirreniche dell'odierna Campania furono fondate due città greche, Poseidonia e Elea (Hyele nel dialetto dei fondatori), che a giusto titolo possono essere considerate due autentiche perle di quel grande movimento che fu la colonizzazione greca. I Poseidoniati, venivano da Sibari, sulla costa jonica della Calabria, dove loro antenati, muovendo dal Peloponneso, avevano fondato un secolo prima una delle più celebri città del mondo antico. Gli Eleati erano originari di Focea, in Asia Minore (oggi Turchia) ed erano emigranti che fuggivano per sottrarsi alla dominazione persiana. Straordinario è ciò che apprendiamo dallo storico Erodoto: i Focei fondarono Elea grazie alla collaborazione di un uomo di Poseidonia. Entrambe le città, meglio note con il loro nome latino, Paestum e Velia, devono la loro celebrità alla ricerca archeologica, specialmente Paestum, ed alla storia, oltre che ai monumenti. Da quando i viaggiatori coiti, specialmente europei, nel XVIII secolo scoprirono Paestum, non si contano le stampe ed i disegni che riproducono i templi di Paestum, un autentico miracolo di bellezza, perfezione e conservazione, tanto da aver a giusto titolo meritato di essere classificati come patrimonio dell'umanità. Tra i tanti meriti da attribuire alla diffusione delle immagini dei templi pestani, senza dubbio un ruolo fondamentale hanno svolto lo studio e la conoscenza dello stile architettonico dorico che da Paestum ha informato gran parte del mondo occidentale che ha utilizzato il dorico nell'architettura moderna. Dal momento in cui, agli albori del XX secolo, ha avuto inizio la ricerca archeologica, una serie di campagne di scavo hanno permesso una conoscenza sempre più approfondita della storia monumentale e dell'urbanistica, che permettono di inserire Paestum tra gli esempi di città meglio conosciute in tutto il Mediterraneo. Spiccano in questo quadro le celebri scoperte nelle necropoli, dalla Tomba del Tuffatore (rarissimo esempio di pittura greca del V secolo a.C.) alle centinaia di tombe dei IV secolo a.C., quando la città era governata dai Lucani: il Museo dei Paestum contiene a ragione di queste scoperte (dovute all'azione infaticabile di Mario Napoli negli anni '60 del secolo scorso) una delle più grandi pinacoteche del mondo antico. Anche Velia ha fruito della ricerca archeologica promossa dal Napoli, che portò alla scoperta della celebre Porta Rosa, un passaggio coperto da una volta a tutto sesto del IV secolo a. C. miracolosamente conservata alla sommità della collina ad est dell'acropoli dove si possono ammirare resti (le case costruite dai primi abitanti nel VI secolo a.C.) di eccezionale importanza per la storia del Mezzogiorno antico. Ma per la storia non materiale dell'Occidente, Elea è la sede della scuola filosofica eleate, quella che deve la sua immensa reputazione all'esponente di spicco, il fondatore, Parmenide, uno di quei grandi pensatori cui si deve un ruolo di prim'ordine nella fondazione del pensiero occidentale. Straordinarie le pagine di Platone che da giovane conobbe il vecchio Parmenide ad Atene, lasciandocene un ritratto indimenticabile".



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