ALBANELLA. Il gip Gennaro Mastrangelo del Tribunale di Salerno, a seguito di udienza preliminare tenutasi ieri, ha disposto il rinvio a giudizio per l’ex vicesindaco di Albanella, Pasquale Mirarchi (nella foto), attuale consigliere di minoranza del comune salernitano. A chiedere il processo il pm antimafia Vincenzo Montemurro della Procura della Repubblica di Salerno: l’accusa è di concorso formale in tentata estorsione (art. 81, 56, 629 c.p.) ai danni di un agente immobiliare del posto, Antonio Polichetti.
I fatti contestati risalgono tra l’ottobre del 2014 e lo stesso mese del 2015, quando Polichetti, a causa di problemi economici, si era visto sottrarre la propria casa dalle banche, per poi cercare di mettere da parte una somma utile a ricomprare l’abitazione ad un’asta giudiziaria, anche attraverso il recupero di crediti mediante un’esecuzione immobiliare a carico di un imprenditore, Pasquale Galasi, presunto debitore nei sui confronti di 17.450 euro relativi a “canoni di locazione mai versati per l’affitto di locali adibiti a ristorazione” di sua proprietà.
Come si evince dal dispositivo del gip, secondo l’ipotesi di reato formulata dal sostituto procuratore Montemurro è qui che sarebbe entrato in scena Mirarchi, il quale “con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, attraverso reiterate e gravi minacce proferite nei confronti del Polichetti, anche in presenza del suo legale di fiducia, metteva in pratica atti diretti e non equivoci per intimidire e costringere costui a desistere dall’agire nei confronti del Galasi, nonché a consegnargli la somma indebita di 10mila euro per non partecipare all’asta giudiziaria indetta proprio per l’aggiudicazione della casa di proprietà di Antonio Polichetti, eventi che tuttavia non si verificavano per la volontà della persona offesa di denunciare tutto” ai carabinieri di Matinella ed alla Procura della Repubblica di Salerno. La prima udienza è fissata, per gli inizi del prossimo mese di novembre, davanti al giudice Domenico Diograzia della prima Sezione penale.