ALBANELLA. Nel rispetto del diritto di replica, riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota di precisazione inviata, alla nostra redazione, dall'imprenditore Pasquale Mirarchi (nella foto), già vicesindaco ed attuale consigliere comunale di Albanella:

“In merito al procedimento giudiziario che mi vede imputato, inerente le infondate accuse mosse dal sig. Antonio Polichetti nei miei riguardi, ritengo doveroso chiarire quanto segue: non ho mai minacciato nessuno nella mia vita, compreso il Polichetti; non ho mai chiesto soldi a qualcuno, compreso il Polichetti, anche perché, fortunatamente, non ne ho mai avuto bisogno; sono una persona perbene, integra moralmente e sempre disposta ad aiutare il prossimo e la mia comunità, anche rimettendoci di tasca mia, e per questo mi stimano ma do anche fastidio a qualcuno; purtroppo, mio malgrado, mi ritrovo coinvolto in una vicenda dai contorni tutti da verificare, dove tutti hanno agito di propria iniziativa, attribuendo però al sottoscritto azioni illecite che non appartengono assolutamente al mio modo di essere e di agire. In questa storia, la vera parte lesa sono io ed in fase dibattimentale dimostreremo, con fatti e testimoni, che il vero reato di cui bisogna parlare è quello di turbativa d’asta, reato che non ho commesso certamente io, di cui qualcuno dovrà rispondere, perché sono stati altri a cercare d’impedirmi di partecipare ad un’asta pubblica. Nonostante tutto, nutro ancora fiducia nella magistratura, nel rispetto di quelli che sono i miei diritti, certo che la verità verrà a galla e che tutta questa vicenda trovi, finalmente, la sua esatta conformazione”.