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NOTE DI COMITATO E LONGO
NOTE DI COMITATO E LONGO
Eboli, ‘Battipaglia dice No’ ribadisce: “Miasmi provengono da sito compost"
Comunicato Stampa
16 ottobre 2019 13:53
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EBOLI. Nuova nota stampa del Comitato ‘Battipaglia dice No’ in merito alla piaga miasmi, con il sito di compostaggio di Eboli nel mirino: “Passando dall'isola ecologica, o nei pressi di altri impianti, si avverte cattivo odore, ma non la puzza penetrante di viale Francia e dell'interno dell'impianto di compostaggio di Eboli. Le quantità di umido lavorate nel sito sono superiori a quelle di altri impianti, anche se le autorizzazioni degli altri, per trasferenza, sono superiori. Se ne lavorano anche in più rispetto all'autorizzato? Non lo sappiamo, nel caso, è chiaro che va sotto stress. La qualità del rifiuto in ingresso è fondamentale: se arriva un rifiuto stanco e già in fase anaerobica, i ceppi dei batteri anaerobi si svilupperanno anche all'interno, con buona pace degli aeratori (che ci auguriamo insufflino la quantità d'aria giusta). Se, al sito di compostaggio di Eboli, hanno (nuovamente) ammesso che sono “concausa” dei miasmi, allora hanno un problema e lo devono risolvere. Se hanno stanziato 2 milioni per migliorare l'impianto, a nulla serve continuamente sottolineare che l'impianto è ben progettato. O non lo è, o stiamo spendendo 2 milioni di euro (pubblici) per niente. In conclusione:
-il Comitato nasce per l'emergenza miasmi
-l'intensità e la frequenza degli stessi sono in incremento
Pertanto:
-siti pubblici o privati, uno o cento, di Eboli o di Battipaglia
-impianti a norma o meno, autorizzato o lavorato, fattore di pressione o indice insediativo:
NOI VOGLIAMO POTER RIAPRIRE FINESTRE E BALCONI SENZA ESSERE INVESTITI DA UN FETORE DI PUTRESCENZA, che siano nitrati o nitriti, ammoniacali o sodici DICIAMO BASTA AI MIASMI!”. Sul tema il nuovo intervento anche del consigliere comunale di Battipaglia e capogruppo consiliare di Forza Italia Valerio Longo: “Ho appreso con grande favore il comunicato di stamattina del Comitato Battipaglia dice No. Finalmente adesso sembra acclarato che la causa principale dei miasmi, che da ben quattro anni affliggono la vita dei cittadini di Battipaglia, provenga dal sito di compostaggio di Eboli. Eppure sembrava un fatto ovvio. Per troppo tempo il sindaco Cariello ha approfittato delle nostre divisioni, giocando per sviare l'attenzione. Si è perso tempo prezioso in stupidi tatticismi. La mia battaglia solitaria per far comprendere questa apparentemente semplice circostanza è stata molto dura. Mi è stato vomitato addosso di tutto. In consiglio comunale, sui social, sugli organi di informazione. Cariello, da sempre noto per cambiare partiti e schieramenti a seconda del vento e dell'opportunismo politico, non potendo in alcun modo smentire le mie affermazioni, ha cercato di infangarmi in tutti i modi, approfittando ovviamente del clima che si era instaurato a Battipaglia. Non rivendico assolutamente primogeniture. Non è questo il problema. Occorre adesso partire da questo dato e da tutto ciò che è successo dall'occupazione dello Stir in poi per dare un'accelerazione alla sacrosanta battaglia per la difesa del nostro territorio. Sul piano istituzionale dobbiamo pretendere il rispetto delle promesse fatte pubblicamente (e alle quali purtroppo credo poco) dal Ministro dell'Ambiente, dalla Regione e dalla Provincia, in merito all'approvazione di atti amministrativi che impediscano l'insediamento di nuovi impianti e l'allargamento di quelli esistenti che trattano rifiuti, nonché nel supporto tecnico per i controlli di tutti i siti. Per quasto motivo in consiglio comunale ho mostrato un cartello, che rinnoverò ad ogni seduta, sul quale viene riportata la tempistica delle promesse fatte dagli organi sovracomunali. Sul piano locale possiamo e dobbiamo fare solo una cosa: CONTROLLI, CONTROLLI, fortissimamente CONTROLLI. Non dobbiamo dare tregua a chi non rispetta le normative, a chi inquina. Costoro devono sapere che non avranno pace. Dobbiamo fare terra bruciata intorno a chi fa business senza badare alla sicurezza, senza salvaguardare l'ambiente. Dobbiamo essere petulanti, pignoli, ossessivi. Controlli anche sugli autocarri che, a decine, ogni giorno arrivano a Battipaglia per scaricare in siti pubblici e privati (troveremmo sicuramente un cavillo, se non problemi seri, come il percolato). Quelli non in regola andranno multati, sequestrati o si fanno semplicemente tornare indietro. Vengono chiuse imprese che non trattano rifiuti e danno lavoro a decine di addetti, solo a causa del famigerato nulla osta Asi. Iniziamo allora a chiudere anche i siti dei rifiuti che, ovviamente, non rispettano le norme. In tal modo nessun malintenzionato avrà più interesse a investire nei rifiuti sul nostro territorio. Sui miasmi, che è poi la cosa che si ripete da anni con ossessiva costanza e che ci rende la vita impossibile, dobbiamo pretendere da subito la chiusura del sito di Eboli, nelle more della sua messa in sicurezza. Dobbiamo fare squadra tutti insieme: amministrazione, politica, scuole, associazioni, parrocchie, semplici cittadini. Considerando anche la possibilità, in caso di risposte negative e di ulteriori perdite di tempo, che la prossima occupazione si potrebbe fare proprio davanti al sito di compostaggio di Eboli. Tutti insieme. Tutti uniti. Alla faccia di chi ci vorrebbe ancora divisi”.



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