BATTIPAGLIA. C’è la delibera del Consorzio Asi di Salerno che revoca i nulla osta all’area dove sorge la Treofan di Battipaglia, in viale delle Industrie, alla Jindal. A rendere ufficiale il passaggio è Sergio Cardinali, segretario della Filctem-Cgil. L’iniziativa, condotta dal Consorzio presieduto dal battipagliese Antonio Visconti, era stata annunciata nelle scorse settimane e s’inserisce nella vertenza per trovare una soluzione al futuro occupazionale dei lavoratori che da aprile sono in cassa integrazione dopo la decisione del colosso indiano di rinunciare alla produzione dei film in polipropilene che fino a dicembre 2018 si portava avanti nell’impianto di Battipaglia, dopo l'acquisizione del plesso industriale per mano della M&C. “Ora tocca al Governo – scrive Cardinali – fermiamo la ‘guerra indiana’ alla nostra industria. Basta chiudere le fabbriche per favorire l’economia indiana, un plauso alla resistenza del Consorzio Asi”. La delibera investe i nulla osta del 2003, 2008 e 2016 per dare corso alla riacquisizione delle aree non utilizzate per complessivi  159.400 mq “riservandosi eventuali successivi provvedimenti in ordine allo stabilimento industriale realizzato ed oggi in corso di dismissione (superficie coperta mq. 22.385 su area di mq 44.770)”. Un commento arriva dagli stessi lavoratori battipagliesi che ancora attendono novità sul tentativo di reindustrializzare il sito produttivo con al lavoro, per la ricerca di un possibile acquirente, la Vertus: “Ora tocca al Governo intervenire” con il richiamo al Ministero dello Sviluppo Economico che porta avanti la vertenza: “Si tratta solo di far rispettare le regole. Che vengano scongiurati i licenziamenti e che si proceda alla reindustrializzazione imponendo a Jindal di cedere‼ I lavoratori Treofan Battipaglia respirano ancora”.