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LA DISPUTA LEGALE
LA DISPUTA LEGALE
Capaccio, scarichi illegali: Tar ordina perizia al Genio Civile su impianti Barlotti
Alfonso Stile
22 novembre 2019 14:30
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CAPACCIO PAESTUM. Sversamenti illegali a Ponte di Ferro in piena estate. Servirà una perizia del Genio Civile di Salerno per valutare se l’azienda ‘Il Tempio’ di Capaccio Paestum dovrà o meno ottemperare all’ordinanza sindacale contingibile inerente l’urgente eliminazione degli inconvenienti igienico-sanitari emessa sulla scorta del verbale di operazioni compiute e contestuale sequestro redatto dalla Polizia Municipale, del verbale redatto dal personale del Nucleo Ambientale Investigativo comunale e del verbale relativo al campionamento delle acque a firma del dott. Valerio Desiderio (richiamato nel verbale di sequestro ma non allegato né notificato). A sancirlo i giudici della prima sezione del Tar di Salerno, chiamati ad esprimersi sul ricorso per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia dell’ordinanza a firma del sindaco, Franco Alfieri, presentata dal titolare dell’azienda agricola, Gianluigi Barlotti: procedimento nel quale il Comune di Capaccio Paestum si è costituito in giudizio.

Dopo aver accolto l’istanza di misure cautelari monocratica di Barlotti e disposto, con apposito decreto, la sospensione dell’ordinanza sindacale sino alla data della Camera di consiglio del 19 novembre scorso, i magistrati del Tar, si legge nell’ordinanza del 21 novembre 2019, hanno ritenuto che “la decisione del gravame non possa prescindere dal compiuto accertamento dello stato dei luoghi”, imponendo all’uopo l’espletamento di una verifica da affidarsi all’ufficio del Genio Civile di Salerno. Nello specifico, si legge ancora nell’atto, i tecnici del Genio Civile dovranno “con celere solerzia stante la rilevata situazione di pericolo per l’igiene pubblica e l’integrità ambientale, riscontrare lo stato dell’impianto in oggetto, il suo attuale funzionamento nonché la possibilità che venga agevolmente ripristinato nonostante le opere eseguite, allo scopo di verificare l’effettiva sussistenza, anche soltanto potenziale, della dedotta situazione di pericolo”.

Pertanto, concludono i giudici Francesco Riccio (presidente), Angela Fontana e Fabio Maffei (a latere) “ritenuto che la contraddittorietà delle risultanze induca, allo stato, a non sospendere il provvedimento gravato fino al compimento del disposto adempimento istruttorio, si dispone che il designato verificatore illustri l’esito dei condotti accertamenti depositando la corrispondente relazione entro il termine improrogabile del 1.3.2020”, fissando la nuova udienza camerale per il giorno 4 aprile 2020.



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