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TRAGEDIA SULL’A30
TRAGEDIA SULL’A30
Nocera, investì carabiniere capaccese Arundine e scappò: condannato ad 8 mesi
Redazione
12 dicembre 2019 10:57
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CAPACCIO PAESTUM. E’ stato condannato a otto mesi di reclusione, con lo sconto di pena previsto dal rito abbreviato, il 37enne di Nocera Inferiore, riconosciuto colpevole di omicidio stradale e omissione di soccorso per la morte di Giuseppe Arundine, 54enne carabiniere originario di Capaccio Paestum, ma residente a Napoli dove viveva con la famiglia e svolgeva servizio presso la Compagnia Napoli Stella. Il gup del Tribunale di Nocera Inferiore, Giovanni Pipola, ha disposto per l’imputato la sospensione della pena, la non menzione della condanna all’interno del casellario giudiziale e la revoca della patente quale sanzione amministrativa. La tragedia avvenne, nel marzo 2017,  all’altezza del km 47 dell’A30 in direzione sud, tra lo svincolo di Castel San Giorgio e la barriera di Mercato San Severino. Arundine era rimasto in panne in autostrada e, dopo aver accostato sulla corsia d’emergenza, contattò il carro attrezzi per il soccorso: ma durante le operazioni di carico della sua vettura, fu colpito alla testa dallo specchietto retrovisore di un automezzo in transito alla cui guida si trovava il 37enne che non si fermò a prestare soccorso ma si diede alla fuga proseguendo la marcia lungo l’A30 Caserta-Salerno. Il conducente dell'automezzo, residente a Nocera Inferiore, fu poi rintracciato da polizia stradale e carabinieri, intervenuti sul posto insieme al personale della Direzione 6° Tronco di Cassino e ad un'ambulanza rianimativa del 118. L’impatto fu fatale per  Arundine, sposato e padre di due  figli, uno dei quali si era laureato in Medicina pochi giorni prima.  



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