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PIANO PRESENTATO AL MISE
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Battipaglia, accordo sulla Treofan: azienda passerà alla Jcoplastic
Redazione
20 febbraio 2020 18:40
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BATTIPAGLIA. C'è l'accordo tra la Jindal e la Jcoplastic, l'azienda che andrà a rilevare lo stabilimento della Treofan di viale delle Industrie a Battipaglia. Una realtà vicina, nella collocazione geografica, a soccorso dei 51 lavoratori che,  seguendo il piano illustrato nell'attesa incontro a Roma, al Ministero per lo sviluppo Economico, dalla governance della società battipagliese che progetta e produce  contenitori in materie plastiche, saranno ricollocati, dopo un periodo di formazione, venendo dalla produzione di film in polipropilene . Nata nel 1963 e rilevata nel 2002 dalla famiglia Foresti, l’azienda di Battipaglia è da sempre in prima fila nella commercializzazione di diversi prodotti, tra cui i cassonetti per i rifiuti, le casse per il trasporto di frutta e verdura e il pallet industriale. Ora il passaggio dell'acquisizione, per una cifra pari a 5,6 milioni di euro dal colosso indiano del sito produttivo inoperativo dal dicembre 2018, da quando la Jindal rilevò per 500mila euro la Treofan. Da allora lo stato d'agitazione dei dipendenti, la doccia fredda della procedura di licenziamento collettivo, la cassa integrazione per reindustrializzazione, i vari tavoli al Mise ed adesso l'apertura di un nuovo orizzonte.  “Sono molto soddisfatto dell’esito positivo della vicenda-dice il presidente del Consorzio ASI Salerno, il battipagliese Antonio Visconti-che stiamo seguendo in prima persona da mesi. Siamo stati solidali con i lavoratori, abbiamo presidiato lo stabilimento insieme a loro per manifestare la piena solidarietà innanzitutto umana e poi istituzionale. Abbiamo lavorato in sinergia con tutte le parti interessate ed abbiamo proseguito il nostro impegno con la revoca delle aree industriali a Jindal per favorire l’ingresso di nuovi imprenditori che potessero fare futuro e speranza ai lavoratori ed alle loro famiglie. Siamo quindi arrivati al termine di della vertenza con un risultato insperato ma su cui abbiamo lavorato sottotraccia nelle ultime settimane ossia l'acquisizione della Treofan da parte della Jcoplastic SpA. E’ stato firmato un accordo quadro con l’azienda Battipagliaese della famiglia Foresti, che realizzerà  nuovi investimenti nel sito industriale riassorbendo, nel contempo, tutto il personale. Attendiamo comunque-conclude Visconti- di ricevere il nuovo progetto industriale per valutare gli effettivi fabbisogni”. "Oggi pomeriggio, al Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto un nuovo tavolo istituzionale convocato a seguito della mia interrogazione parlamentare, per affrontare la vicenda dello stabilimento Treofan Italy Battipaglia" Cosi' in una nota Piero De Luca. "Grazie all'impegno determinato e costante di tutti gli attori interessati, si è giunti al termine di una vertenza che poteva avere esiti drammatici, ottenendo invece un risultato straordinario: l'acquisizione della Treofan da parte della Jcoplastic SpA. La famiglia Foresti, che ringraziamo per la serietà dimostrata, ha firmato stasera un accordo quadro in cui si impegna a realizzare nuovi investimenti nel sito industriale e, parallelamente, ad assorbire nei prossimi mesi tutto il personale. I dettagli finali della trattativa sono ancora da perfezionare. Procediamo con prudenza, ma allo stesso tempo manifestiamo estrema fiducia e soddisfazione per la svolta registrata. Continuiamo ad impegnarci senza tregua-conclude il deputato Dem- in Parlamento e sui territori, per supportare e sostenere lavoratori e parti sociali".“Grande soddisfazione per la soluzione della vertenza Treofan di Battipaglia, con l’approvazione di un progetto di reindustrializzazione della società italiana Jcoplastic, che prevede il rilancio dello stabilimento e il reinserimento di tutti i lavoratori". Lo dichiara Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali. "Avevamo detto fin dal principio che la soluzione andava trovata nel tessuto industriale del territorio, uscendo dalla soggezione ai grandi gruppi multinazionali e rilanciando, invece, la storica capacità industriale italiana. Con l’accordo vengono salvaguardati i livelli occupazionali e si apre una prospettiva di grande innovazione e di sostenibilità ambientale per lo stabilimento di Battipaglia. Un risultato importante che segna anche un modello da utilizzare per affrontare altre crisi aziendali: l’impresa italiana torni protagonista, si riappropri della sua grande competenza e tradizione, utilizzi i suoi asset consolidati, sfidi il mercato e, con il sostegno delle istituzioni, con uno Stato innovatore che investa soprattutto al Sud nelle infrastrutture materiali e immateriali, costruisca progetti innovativi per salvare pezzi di produzione nazionale del territorio che possono avere mercato anche all’estero”.



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