CAPACCIO PAESTUM. Interdittiva antimafia anche per l’agenzia funebre della famiglia Squecco di Capaccio Paestum. Ad applicarla il prefetto di Salerno, Francesco Russo, precisamente a carico della ‘Funeral Home’ s.a.s., gestita in accomandita semplice dal 45enne Mario Squecco, nipote di Roberto Squecco, noto imprenditore capaccese condannato, nel 2017, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, ritenuto dalla Direzione Investigativa Antimafia di Salerno vicino al locale clan camorristico di Giovanni Marandino, ex boss della Nco. L’interdittiva è stata applicata proprio sulla scorta di una relazione dell’allora comandante della Dia, ten. col. Giulio Pini, dalla quale si evince come, attraverso un ramificato sistema di prestanome, familiari e compravendite di quote nel tempo, diverse attività come le onlus della Croce Azzurra nel settore delle ambulanze ed il Lido Kennedy in quello turistico, erano comunque sotto il controllo diretto di Roberto Squecco. Nei giorni scorsi, i giudici del Tar di Salerno, inoltre, hanno respinto la richiesta dei legali della ‘Funeral Home’ di annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dell’interdittiva antimafia e di ogni provvedimento adottato da altri enti per non rilasciare autorizzazioni per l’esercizio dell’attività.