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Capaccio, via libera dell’Anac a tre appalti: c’è anche Via Magna Graecia
Alfonso Stile
30 marzo 2020 11:18
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CAPACCIO PAESTUM. Via libera dell’Anac a tre importanti appalti pubblici sul territorio di Capaccio Paestum: si tratta delle opere di miglioramento della mobilità, rifunzionalizzazione ed adeguamento dell’asse di Via Magna Graecia; dei lavori in somma urgenza per il ripristino della condotta sottomarina di scarico a Varolato e del bando per l’ampliamento del polo scolastico al Capoluogo.

Con apposita nota a firma dell’arch. Alessandro Pierdominici, dirigente dell’Ufficio Vigilanza Lavori, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha dichiarato di fatto concluso il proprio procedimento istruttorio, acclarando definitivamente il “superamento delle possibili anomalie sollevate sulle procedure di appalto”, in particolare per l’assunzione, da parte dell’Amministrazione comunale attualmente guidata dal sindaco Franco Alfieri, “degli opportuni correttivi, nel corso dei diversi procedimenti, ai fini del superamento delle criticità ab origine pure rilevabili”. Contestualmente, l’Anac ha richiamato “l’Amministrazione ad un più aderente e puntuale rispetto della vigente normativa in materia di contratti pubblici al fine di evitare l’insorgere di situazioni potenzialmente in grado di nuocere al regolare svolgimento dell’iter tecnico-amministrativo dell’appalto, con il possibile eventuale insorgere di responsabilità in capo al personale preposto”.

L’Amministrazione Alfieri, dunque, potrà concludere regolarmente i relativi iter burocratici, procedendo con la ratifica delle aggiudicazioni. Al riguardo, è da precisare che tutti e tre gli appalti in questione furono indetti dall’ex Amministrazione comunale retta dal compianto sindaco, Franco Palumbo: in particolare, quello da oltre 5 milioni di euro per il restyling di Via Magna Graecia finì al centro di una feroce diatriba intestina che spaccò la maggioranza di allora innescando la sfiducia al primo cittadino, nonché all’attenzione della magistratura per diverse denunce presentate, presso la Procura della Repubblica di Salerno, dagli ex consiglieri comunali ‘dissidenti’ e dallo stesso Palumbo. 

Una situazione che, nel luglio del 2019, costrinse il presidente della Commissione di gara, Salvatore Carpinelli, a “sospendere la procedura di aggiudicazione” a seguito della presa d’atto della comunicazione del rup, l’ing. Gianvito Bello, per “sopraggiunte problematiche connesse al procedimento di finanziamento dell’opera” da parte della Regione Campania, che a sua volta aveva chiesto opportune controdeduzioni sullo svolgimento dell’iter burocratico, sulla scorta della segnalazione inviata all’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici da parte degli ex consiglieri di opposizione del gruppo ‘Laboratorio Politico’. 

Cinque i tratti dell’asse viario interessati dai lavori, per complessivi 5 chilometri di lunghezza (nella foto), ovvero 1 milione di euro a km per risistemare la strada che, dalla rotatoria al Cerro sulla SS18 conduce all’area archeologica di Paestum, intersecando il centro urbano di Capaccio Scalo e le località Fornilli, Seliano, Cafasso, Borgonuovo e Tavernelle.



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