Giudiziaria
10 ARRESTI NEL CILENTO
10 ARRESTI NEL CILENTO
Agropoli, blitz antidroga. Pusher chiamati pure da scuola: le intercettazioni
Alfonso Stile
20 maggio 2020 17:44
Eye
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AGROPOLI. Droga venduta ovunque, per le strade di Agropoli e del Cilento. Ad insospettabili, per lo più giovanissimi e studenti. Diversi sono quelli che, perfino da scuola, tempestano di telefonate i pusher per acquistare sostanze stupefacenti. Nelle 31 pagine dell’ordinanza firmata dal gip Sergio Marotta del Tribunale di Vallo della Lucania, non ci sono solo i nomi dei 10 arrestati nell’ambito dell’operazione denominata “87” dai carabinieri, ma anche quelli di tanti ragazzi e ragazze, molti dei quali minorenni. L’attività dei militari cilentani, diretti dal cap. Fabiola Garello, è incessante: documentate, per mesi, decine cessioni di droga attraverso pedinamenti, intercettazioni, perquisizioni e rivelazioni degli stessi assuntori pizzicati con la dose appena acquistata. Un spaccato sociale drammatico del Cilento. Hashish e marijuana venduta a 10 euro al grammo: uno degli spacciatori finiti in carcere piazza 1 grammo di cocaina a 70 euro. Gli assuntori, 14 dei quali segnalati alla prefettura di Salerno come consumatori abituali, li chiamano ‘zio’ come è uso fare con i capizona della camorra.

“Devi aspettare un attimo perché sta pieno di guardie e sto lavando la macchina adesso…” tuona uno spacciatore via cellulare, ma il cliente è impaziente: “Mi posso spostare io, vengo io la”. “Zio dove sei? Io sono ancora a scuola…” scrive uno studente al pusher, che risponde: “Stai rompendo hai capito? Non mi posso muovere”. I carabinieri sono sulle loro tracce, li beccano con la droga addosso, e appena escono dalla caserma due tossici chattano fra loro: “Quando sono sceso mi hanno bloccato due macchine della borghese, non dovrei dirti… lo faccio solo perché alla fine sei un bravo ragazzo”. Dosi di cocaina vendute anche tra tavoli di ristorante con pizza e birra: “Sono io, vengo stasera, sai già chi sono, chi la vita de la dà e te la toglie” spiega un cliente al fornitore di droga per farsi riconoscere. Un altro pusher ‘trasforma’ la cocaina in valori bollati: “Mi sono preso la stampante, quindi possiamo fare la pratica subito, vieni mi porti i soldi e ti do le marche da bollo” dice ad un assuntore, il quale gli confessa che non lo chiamava da un po’ perché la madre non è stata bene. Un altro degli spacciatori finito ai domiciliari, impegnato ad una festa di 18 anni a Paestum con amici, deve ripetere più volte che “qui non c’è nessuno, non venire, domani, non c’è nessuno ti ho detto” per far desistere un giovane in crisi di astinenza a raggiungerlo da Agropoli alla città dei Templi.

Queste alcune delle intercettazioni e dichiarazioni che hanno incastrato 10 pusher nel Cilento. In carcere sono finiti il 49enne Giuseppe Bonora (alias Peppo ‘a cioccia), il 35enne Francesco Maiorca e il 51enne Giacomo Torsiello, tutti residenti ad Agropoli; il 42enne Carmine Verna di Torchiara e il 40enne Alfonso Venosa di Pontecagnano. Ristretti ai domiciliari il 29enne Moreno Marotta, il 20enne Libero Ruggiero e il 37enne Clorindo Volpe, tutti di Agropoli, e un 18enne di Laureana Cilento. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per C.B., 20enne di Agropoli. 



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