Attualità
SENTENZA IN FAVORE DEL COMUNE
SENTENZA IN FAVORE DEL COMUNE
Eboli, Casa del Pellegrino: Tar pone fine a diatriba sui lavori
Comunicato Stampa
04 luglio 2020 18:15
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EBOLI. La seconda sezione del TAR Salerno, con la sentenza n. 809 del 3 luglio 2020, definitivamente pronunciandosi nel merito, ha messo fine ad una lunga vicenda giudiziaria che ha interessato i lavori di costruzione della Casa del Pellegrino nel Comune di Eboli. La Soprintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici aveva annullato, con un proprio provvedimento, l’autorizzazione in precedenza rilasciata al Comune di Eboli relativa alla costruzione di un centro polifunzionale. Il Comune di Eboli avverso tale provvedimento aveva dato mandato agli avvocati Gaetano Paolino ed Antonio Silenzio di ricorrere nelle competenti sedi di giustizia. Il TAR Salerno, già in sede cautelare, si era espresso nei termini prospettati dalla difesa dell’Ente sospendendo il provvedimento impugnato, e nella giornata di ieri poi, ha confermato l’orientamento abbracciato in sede cautelare e accolto le tesi dei difensori del Comune di Eboli, definitivamente pronunciandosi con la Sentenza innanzi menzionata e annullando il provvedimento annullatorio: “In linea col giudicato cautelare formatosi sulla vicenda, è sufficiente ribadire come la richiesta di integrazione n. 25877 del 29.09.2009 riguardi atti ed informazioni già in possesso della Soprintendenza, sicché non ha evitato la consumazione del termine perentorio prescritto all’art. 159, comma 3, D.lgs. n. 42 del 2004, per l’esercizio del potere annullatorio”. L’opera, in corso di causa e stante la sospensiva concessa, era stata terminata di talché le aspettative dell’Ente rispetto ad una pronuncia positiva erano ancor più legittime: il danno in caso di una sentenza sfavorevole avrebbe comportato al Comune di Eboli non pochi problemi, ragion per cui, la recente pronuncia fa tirare un respiro di sollievo agli amministratori del Comune di Eboli. Ora si dovrà aspettare solo qualche mese per avere certezza della definitività della sentenza, che, anche se improbabile, potrebbe essere appellata innanzi al Consiglio di Stato dal Ministero per i Beni e le Atiività Culturali. Costituito in giudizio con l’Avvocatura di Stato per la Soprintendenza.



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