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ITER CONCLUSO
ITER CONCLUSO
Capaccio, restyling Via Magna Graecia: aggiudicato maxi appalto per 5 mln
Alfonso Stile
06 luglio 2020 15:19
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CAPACCIO PAESTUM. Aggiudicati i lavori di ‘Miglioramento della mobilità, rifunzionalizzazione ed adeguamento dell’asse Via Magna Graecia’ a Capaccio Paestum. Con apposita determina a firma del responsabile dell’Area Lavori Pubblici, ing. Gianvito Bello, l’ente civico ha formalizzato l’approvazione dei verbali di gara per l’affidamento del maxi appalto finanziato per 6,5 milioni di euro dalla Regione Campania: a realizzare l’opera sarà l’impresa CO.GE.A. Impresit s.r.l. con sede nella zona industriale di Ogliastro Cilento, risultata prima classificata nella graduatoria finale con un punteggio complessivo di 79,870 punti, per un ribasso offerto del 14,044% rispetto all’importo a base d’asta, pari a 4.971.715,50 euro (di cui 273.421,93 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso). Approvato, nella medesima determina, il quadro economico rimodulato a seguito del ribasso: sono state in tutto 23 le ditte che hanno partecipato al bando, valutate da apposita Commissione giudicatrice. Cinque i tratti dell’asse viario interessati dai lavori, per complessivi 5 chilometri di lunghezza (nella foto), ovvero 1 milione di euro a km per risistemare la strada che, dalla rotatoria al Cerro sulla SS18 conduce all’area archeologica di Paestum, intersecando il centro urbano di Capaccio Scalo e le località Fornilli, Seliano, Cafasso, Borgonuovo e Tavernelle.

L’Amministrazione Alfieri, dunque, che di recente aveva ottenuto anche il via libera dall’Anac per concludere regolarmente l’iter burocratico, ha aggiudicato il maxi appalto per un’opera voluta dal compianto ex sindaco, Franco Palumbo, finita al centro di una feroce diatriba intestina che spaccò la maggioranza di allora innescando la sfiducia al primo cittadino, nonché l’attenzione della magistratura per diverse denunce presentate, presso la Procura della Repubblica di Salerno, dagli ex consiglieri comunali ‘dissidenti’ e dallo stesso Palumbo. Una situazione che, nel luglio del 2019, costrinse infatti il presidente della Commissione di gara, Salvatore Carpinelli, a “sospendere la procedura di aggiudicazione” a seguito della presa d’atto della comunicazione del rup, l’ing. Gianvito Bello, per “sopraggiunte problematiche connesse al procedimento di finanziamento dell’opera” da parte della Regione Campania, che a sua volta aveva chiesto opportune controdeduzioni sullo svolgimento dell’iter burocratico, sulla scorta della segnalazione inviata all’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici da parte degli ex consiglieri di opposizione del gruppo ‘Laboratorio Politico’. 



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