CAPACCIO PAESTUM. Droga e telefonini nella casa circondariale di Fuorni. Il gip Alfonso Scermino del Tribunale di Salerno si esprimerà, nella giornata odierna, sulla convalida dell’arresto di Giuseppe Scandizzo, il 39enne avvocato di Capaccio Paestum sorpreso dagli agenti della Penitenziaria mentre cedeva un pacco contenente 10 cellulari ed alcune dosi di cocaina e hashish durante il colloquio con un detenuto, per questo segnalato alla Procura salernitana ed arrestato dalla Squadra Mobile quando si è scoperto che l’involucro conteneva sostanze stupefacenti. Contestata a suo carico la cessione della droga, non il tentativo d’introdurre cellulari in carcere, per il quale non è contemplata alcuna fattispecie di reato, ma solo una violazione amministrativa che comporta una sanzione. Intanto, il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Salerno, presieduto da Silverio Sica, ha trasmesso gli atti alla Commissione disciplinare forense per l’attuazione di provvedimenti urgenti nei riguardi del collega, che rischia ora la sospensione dall’esercizio della professione. Infine, i locali rappresentanti sindacali di categoria invocano norme più severe in merito a simili episodi, che oltre a minare la sicurezza delle carceri, mettono a rischio anche quella del personale di sorveglianza.