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Battipaglia, scoperto deposito di pannelli fotovoltaici rubati
Angela De Rosa
06 aprile 2012 15:10
Eye
  2030

BATTIPAGLIA. Scoperto deposito di panelli fotovoltaici rubati a Battipaglia. In manette sono finiti due cittadini stranieri, che avevano allestito la loro base operativa all’interno di un residence turistico situato lungo la SP175,  in località Spineta. Oltre mille i pannelli solari posti sottosequestro (nella foto, sopra), per un valore di almeno mezzo milione di euro. L’operazione è stata portata a segno dai carabinieri della stazione del Bivio di Santa Cecilia, agli ordini del cap. Alessandro Cisternino, e coordinati dal m.llo Giuseppe Forcina. A gestire il vasto traffico M.N., 43enne algerino, e L.R., 36enne marocchino. L’intervento fa seguito ad una articolata e complessa fase investigativa effettuata anche attraverso appostamenti mirati finalizzati a studiare tutti i movimenti dei due stranieri, che per il trasporto della refurtiva utilizzavano dei furgoni Fiat Iveco vecchi (nella foto, sotto), anche questi risultati rubati, per non destare nell’occhio. Da quando è risultato dalle indagini la base operativa  era stata creata nell’area antistante del residenze, utilizzato soprattutto durante la stagione estiva, dove venivano parcheggiati i furgoni all’interno dei quali erano occultati i pannelli solari rubati nelle varie zone. È presumibile che gli stessi venissero rubati e trasportati nel residenze per poi essere piazzati dai due stranieri sul mercato nero. In particolare, era stato creato un canale Campania - Spagna dove i pannelli venivano rivenduti. Per eludere i controlli l’algerino e il marocchino avevano trovato uno stratagemma, che mettevano in atto ogni volta che utilizzavano i furgoni per il trasporto dei pannelli. Per non destare sospetti occultavano la presenza dei pannelli collocando davanti agli stessi elettrodomestici, ferraglia e anche pneumatici, dichiarando, nel caso di controlli da parte delle forze dell’ordine, di essere dei rigattieri dediti alla raccolta di quella tipologia di materiali. Considerato che i mezzi utilizzati erano molto vecchi era piuttosto facile non destare sospetti ed evitare magari controlli più approfonditi. Purtroppo per loro, sono stati scoperti grazie ad un’intesa fase investigativa che ha visto impegnati i militari, che hanno seguito le mosse dei due stranieri. Le indagini sono in corso alla ricerca di possibili complici nel traffico di pannelli solari. Tra le persone attenzionate dai carabinieri anche il custode del residence per scoprire se l’uomo era o meno a conoscenza di quello che avveniva nel complesso residenziale.



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