Attualità
30 SETTEMBRE
30 SETTEMBRE
Assointrattenimento, discoteche ancora chiuse: attesa per incontro al Mise
Comunicato Stampa
28 settembre 2020 10:32
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ROMA. “Le discoteche e le sale da ballo ancora con le porte chiuse! Il mondo della notte sta vivendo un momento disastroso che, se protratto ancora, porterà al fallimento dell’80% delle attività che opera nel settore dell’intrattenimento. Imprenditori e lavoratori del settore sono da mesi a casa. Per loro è il secondo lockdown, quello che al Covid somma il mancato sostegno da parte di chi governa. 

Un comparto che vale oltre 3 miliardi di euro, con oltre 3.000 aziende e 180 mila tra addetti e lavoratori sull’orlo del fallimento”, spiega Elvio Di Matteo, delegato distrettuale di Assointrattenimento, Sindacato Nazionale aderente a Confindustria che riunisce i locali da ballo italiani e gli imprenditori del pubblico spettacolo.  “Sono da mesi a casa i numerosi lavoratori del mondo della notte che sono per la maggior parte inquadrati come figure professionali atipiche: service luci e audio, tecnici, elettricisti, deejay, promoter, pierre, cassieri, guardarobieri, sicurezza, camerieri, barman ecc ecc e che, proprio per la loro particolarità, non hanno potuto accedere ad alcun tipo di ammortizzatore sociale che rischiano di restare senza lavoro e sostentamento”.  Inoltre, spiega, in vista di una possibile riapertura, dopo il primo lockdown,  Assointrattenimento ha pensato ed elaborato un progetto di Prassi di riferimento per ridurre e prevenire il rischio di contagio nelle discoteche e locali di pubblico spettacolo annunciandone la consultazione pubblica per la nuova prassi UNI che garantisce la riapertura dei locali in sicurezza. Si tratta, insomma, di un nuovo documento messo a punto nell’ambito del tavolo di coordinamento costituito da UNI Ente Italiano di Normazione e Federturismo in materia di “Sicurezza da Covid19 del comparto turistico” che sta producendo una serie di documenti tecnici contenenti le linee guida per il settore turistico applicabili a diversi ambiti specifici tra cui appunto discoteche e locali di pubblico spettacolo.

Le discoteche italiane hanno dovuto spegnere le luci per l’ennesima volta e mettere in stand by migliaia di lavoratori. Dopo sette mesi e innumerevoli lettere inviate a tutti i vertici dello Stato, delle Regioni e Province, fino alle commissioni, nessun aiuto è stato adottato nei confronti di un settore al quale viene interdetta l’attività per Decreto Legge. Finalmente un primo segnale è arrivato perché il 23 settembre scorso il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli ha convocato Assointrattenimento per un incontro che si terrà in videoconferenza il 30 settembre 2020. Nell’incontro saranno trattati i provvedimenti del Governo sulle misure di sostegno al settore discoteche. “In buona sostanza si riprende la discussione iniziata il 13 agosto scorso e sospesa nella successiva riunione del 18 agosto a causa dell’incomprensibile ricorso al Tar Lazio presentato unilateralmente e a nostra insaputa dal Silb, che peraltro è stato respinto”, spiega il Presidente Luciano Zanchi (nella foto). 

Ma facciamo un passo indietro. Mercoledì 12 agosto il Ministro Patuanelli aveva illustrato la criticità rilevata dal Governo in relazione ad un aumento dei contagi e la conseguente preannunciata volontà di sospendere, ancora una volta, anche se temporaneamente, le attività svolte dalle imprese dello spettacolo. “Ma al termine di questo primo incontro, al quale non ha partecipato in prima persona il Presidente Pasca ma altri funzionari Fipe e Silb, il Governo ci ha invitato a quantificare il danno economico subito dalla categoria al fine di formalizzare precise istanze di ristoro, chiedendo comunque una riservatezza di fondo e un atteggiamento non aggressivo così da consentire un’immediata convocazione delle parti per l’ottenimento, in tempi rapidi, delle doverose elargizioni economiche a fondo perduto destinate a risarcire le discoteche”, spiega Assointrattenimento, che a distanza di poche ore insieme ai sindacati Silb e Fiepet ha prodotto e condiviso un documento a firma congiunta di formale quantificazione del danno formale quantificazione del danno subito dal settore. In questa fase di delicate trattative, si ribadisce assolutamente condivise e concordate, purtroppo Silb ha unilateralmente presentato un ricorso al Tar Lazio con il quale ha attaccato verticalmente il Governo con cui, contemporaneamente su un altro tavolo, aveva assicurato comportamenti non aggressivi durante questa fase di negoziazione. L’esito di questo schizofrenico e ambiguo comportamento ha decretato la  sospensione di ogni dialogo con il Ministro che si è detto non disponibile a proseguire la trattativa alla presenza di un instaurato contenzioso amministrativo, spiega Luciano Zanchi che il 22 settembre scorso ha convocato il consiglio direttivo a Rimini durante il quale si è giunti ad una collegiale ed univoca conclusione: Assointrattenimento chiede con forza che le discoteche vengano riaperte quando possibile, ma nella loro pienezza, nella loro funzione sociale, nell’ambito di regole certe, attuabili e non di proclami stilati da organi evidentemente digiuni di conoscenza del nostro settore. I gestori di discoteche tutti, e non solo gli associati ad Assointrattenimento, non devono essere spinti o costretti ad esercitare attività abusiva a causa dell’inerzia delle istituzioni ma, oggi più che mai, è necessaria la collaborazione tra imprenditori e autorità.

È necessario porre in essere delle strategie di prevenzione che siano però concretamente attuabili e che non vadano, ancora una volta, ad appesantire burocraticamente le nostre aziende così da essere percepite come soluzioni illogiche, utili solo per prestare il fianco all’applicazione di sanzioni e/o provvedimenti interdettivi.



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