Attualità
Salerno, giro di mazzette e corruzione al cimitero: nei guai funzionari comunali
Comunicato Stampa
15 aprile 2012 12:52
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SALERNO. Il personale della Squadra Mobile della Questura di Salerno, unitamente a personale del Comando Polizia Municipale del Comune di Salerno, ha eseguito Ordinanza di Custodia Cautelare, N. 8884/2011 R.G. GIP emessa dal Tribunale di Salerno - Ufficio GIP - su richiesta della locale Procura della Repubblica - nell’ambito del procedimento penale N. 2222/2011 R.G.N.R. - che dispone la misura degli arresti domiciliari nei confronti di tre funzionari comunali e un titolare di impresa di pompe funebri; nei confronti di altro titolare di impresa funebre la medesima ordinanza dispone l’obbligo di dimora. Gli indagati rispondono, a vario titolo, dei delitti di ricettazione, truffa aggravata, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, istigazione alla corruzione, peculato. In particolare, le complesse ed articolate indagini, condotte dalla Squadra Mobile e dalla Polizia Locale di Salerno, a seguito delle iniziative investigative intraprese proprio dalla Polizia Municipale in relazione alla gestione dei servizi cimiteriali, hanno consentito di ricostruire ed accertare numerose condotte illecite poste in essere fino all’anno 2011 da pubblici dipendenti in concorso con privati; più specificamente le risultanze investigative raccolte attraverso l’acquisizione documentale, l’assunzione di informazioni, consulenze tecniche, perquisizioni ed intercettazioni telefoniche, hanno posto in evidenza una gestione degli uffici pubblici, da parte di alcuni dipendenti del Comune di Salerno, per fini esclusivamente, o quasi, privati. Le indagini, avviate nel mese di febbraio 2011, a seguito di iniziali e preliminari accertamenti amministrativi eseguiti dalla Polizia Municipale presso la Direzione del Cimitero di Salerno, con l’acquisizione ed il sequestro di numerosi decreti di autorizzazione al trasporto delle salme, fecero emergere diverse irregolarità, molte delle quali di rilevanza penale, nel contesto della gestione delle autorizzazioni per i trasporti funebri. Infatti, gli opportuni approfondimenti investigativi, condotti congiuntamente dai due organi di polizia, nel determinare la falsità dei decreti sequestrati, hanno evidenziato condotte illecite commesse dagli indagati in tre diversi ambiti, tutti afferenti le attività cimiteriali: trasporti funebri, falsificazione delle ricevute dei bollettini postali per decreti autorizzativi e assegnazione loculi. In sostanza, i suddetti indagati (si ritiene utile rappresentare che i dipendenti del Comune di Salerno sono stati, sin dalle prime risultanze investigative, trasferiti nel frattempo ad altri uffici e strutture comunali in attesa degli ulteriori sviluppi processuali) avevano trasformato strutture ed attività comunali in un’impresa privata di cui ovviamente acquisivano i relativi proventi.



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