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ANCHE GIP NEGA LIBERTÀ
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Cariello ai domiciliari fino al processo: "Può ancora incidere al Comune"
Redazione
11 dicembre 2020 08:47
Eye
  2004

EBOLI. Dopo il no del Riesame, anche il gip Alfonso Scermino nega la scarcerazione a Massimo Cariello. Nonostante le dimissioni rassegnate un mese dopo l’arresto, per i giudici “è ancora in grado di incidere sul funzionamento del Comune di Eboli”, come si legge nelle motivazioni che, di fatto, inchiodano l’ex sindaco ai domiciliari almeno fino 18 gennaio 2021, data d’inizio del processo davanti alla seconda Sezione penale del Tribunale di Salerno con giudizio immediato, così come richiesto dal pm Francesco Rotondo della locale Procura della Repubblica e titolare dell’indagine a carico dell’ex primo cittadino eburino, puntando sull’evidenza probatoria e le dichiarazioni del supertestimone Gianluca La Marca, imprenditore caseario tra i principali accusatori a svelare il sistema messo in piedi da Cariello, rieletto un mese prima dello scandalo corruzione con oltre l’80% dei voti. Mentre a suo carico restano aperti anche altri fronti investigativi che, negli anni, lo hanno coinvolto, per tutti gli altri 21 indagati giungerà l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e ciascuno procederà secondo il rito ordinario. Intanto, proprio ieri, i giudici del Riesame hanno depositato le motivazioni del rigetto. I legali difensori di Cariello, gli avvocati Costantino Cardiello e Cecchino Cacciatore preannunciano appello al Tribunale della Libertà anche per l’ultimo provvedimento del gip, rinunciando alla scelta di altri riti alternativi per Cariello, la cui posizione è stata stralciata e quindi sarà l'unico imputato.



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