EBOLI. Dopo il pari agrodolce con la Came Dosson, la Feldi Eboli si rituffa subito in campionato per il recupero dell’attesissimo derby campano contro la Sandro Abate Avellino. La gara ancora negli occhi contro i veneti ha ricordato molto proprio il derby di andata tra volpi e lupi, con gli uomini di Riquèr a gestire il pallino del gioco per registrare nel finale un risultato più amaro che dolce, ricordiamo che la sfida si chiuse sul 4-4.

“COME UNA FINALE” – In virtù di queste premesse, mister Alberto Riquèr è più che consapevole dell’importanza della gara di questa sera alle 20 al Pala Del Mauro e avverte i suoi in vista della sfida: “I nostri avversari hanno tanti giocatori di qualità e talento, dobbiamo capire che in questo campionato tutte le partite sono difficili e per questo dobbiamo affrontare ogni gara come una finale – spiega il tecnico spagnolo – Non bisogna lasciare spazio alle loro trame offensive e sarà importante fare un gran lavoro tattico”. Poi tornando sulla sfida contro la Came: “Tralasciando il finale amaro è una partita che deve darci fiducia. La squadra cresce e i nuovi giocatori si stanno integrando al meglio. Dobbiamo pensare positivo perché la stagione è complicata per tutti e abbiamo tante partite consecutive e questo non deve essere un alibi”. Queste e non solo le parole di Alberto Riquèr, che ha rilasciato l’intervista completa nelle stories sui canali ufficiali Facebook e Instagram della Feldi Eboli.

RECUPERI E ASSENZE – Per la sfida contro la Sandro Abate Avellino, reduce dal successo in trasferta a Genova e attualmente al 4° posto in classifica, mister Riquèr recupera il portiere Carlos Dalcin e il pivot Dani Chino, ma dovrà fare a meno dello squalificato Thiago Bissoni. Una vittoria sarebbe ossigeno puro per le volpi rossoblù, attualmente con 3 punti di vantaggio sul nono posto ma con due gare da recuperare. Vincere per creare un solco sulle inseguitrici, portar via punti nel derby significherebbe di certo  consolidare la posizione playoff e aumentare la fiducia all’interno del gruppo.