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Come arredare la camera da letto in stile giapponese
Redazione
15 ottobre 2021 08:33
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Attualmente, anche nel mondo occidentale, sta diventando sempre più popolare il fascino delle camere da letto giapponesi. Queste sono semplici eppure di grande impatto visivo, e suggeriscono una vasta impressione di serenità e di equilibrio. L’arredo giapponese oggi può presentarsi sotto varie forme, dalla versione hi-tech a quella che unisce l’impronta nipponica con quella scandinava. Le soluzioni sono diverse, ma una delle più apprezzate in ogni caso è quella classica, con fusuma, tatami, futon e così via.

Le camere da letto devono essere funzionali ed eleganti, e una ispirata al Paese del Sol Levante soddisfa tutte queste caratteristiche. Chiaramente servono alcuni complementi di base, come un letto in stile giapponese, un comodino basso e altri elementi di cui parleremo a breve. Simili prodotti sono disponibili nel negozio di Vivere Zen, azienda specializzata nel bio-arredo e negli articoli per la casa di stampo green e orientale. La vision è incentrata su una serie di valori pilastro, tra cui spiccano il rispetto per la natura, l’amore per le persone, l’armonia con l’esterno e con la propria interiorità. Non manca un notevole interesse verso l’economia sostenibile, che spinge a proporre forniture al 100% ecologiche.

Il futon - Nelle camere da letto giapponesi occupa un posto particolare il futon. Ci riferiamo al tradizionale materasso flessibile, che si può poggiare direttamente a terra oppure su un letto basso di legno. Per la sua struttura, il futon si arrotola tranquillamente e si ripone, al mattino, in un armadio o in un ampio cassetto. Ciò permette di risparmiare spazio e di avere un pavimento del tutto libero e sgombro. Per questo motivo, il futon è spesso utilizzato anche nelle stanze degli ospiti: si conserva senza problemi e si sposta facilmente da un ambiente all’altro.

Inoltre, il futon è “verde” per i materiali con cui è realizzato! I migliori futon possiedono un’imbottitura in cotone o in lana: è possibile acquistare entrambe le tipologie, da alternare tra l’estate e l’inverno. La superficie è morbida, ma comunque in grado di offrire il giusto sostegno alla colonna vertebrale. Ci sono anche futon in lattice e futon con lastre di cocco, per accontentare tutte le esigenze. Per quanto riguarda il rivestimento, esso può essere tanto in cotone quanto in ossido di zinco. Il risultato è eco-friendly, confortevole e sicuro. Il futon è un must per le camere da letto in stile giapponese. E la manutenzione è semplice, poiché basta evitare l’umidità.

Il letto basso di legno - Chi non vuole sistemare il futon a terra potrebbe optare per un letto basso di legno, da abbinare al materasso della tradizione nipponica. Ad ogni modo, questi complementi sono perfetti non solo con i futon ma anche con i materassi all’occidentale di lattice o in memory foam. I letti più adeguati, in questo ambito, sono quelli a incastro: interamente di legno, senza dettagli metallici come le viti e i chiodi. Infatti i pannelli di legno si incastrano tra loro, garantendo solidità e stabilità. Un letto di legno è ecosostenibile, scenografico e comodissimo. Il legno è uno dei materiali fondamentali nell’arredo del Giappone, suggestivo per le sue venature, naturale e capace di trasmettere calore e armonia.

Le porte: fusuma e shoji - Quando bisogna allestire una stanza, è indispensabile curare la scelta delle porte. Quelle giapponesi sono dette fusuma e shoji. Una porta interna, che collega la camera da letto agli altri locali dell’abitazione, è chiamata fusuma. È composta da pannelli rettangolari, con un’anima di legno e una copertura di tessuto, di cartone o di carta di riso. Lo scorrimento avviene su binari di legno. Invece, per le porte che danno sull’esterno è usato il termine shoji. Questi elementi sono di legno e carta, e sono veramente bellissimi a vedersi.

Il tatami - Nelle camere da letto giapponesi si potrebbe predisporre anche un tatami: la classica stuoia per il pavimento, in giunco e paglia di riso con orli di stoffa. Il tatami può essere di varie altezze, in quanto si va da quelli tipici del Giappone (di 5-6 cm) a quelli ribassati, più simili alle soluzioni occidentali, di 2.5 cm. Tatami pieghevoli, arrotolabili, di gomma e chi più ne ha più ne metta. Le possibilità sono tantissime, così come i motivi decorativi!

Mobili e accessori - Per concludere, cosa altro manca in una camera da letto di stampo giapponese? Va benissimo un comodino basso di legno, proprio come il letto, o addirittura un comodino tatami con interno in paglia di riso. Bisogna montare un armadio di legno, dal design puro e minimal, e qualche scaffale sempre in legno per custodire gli effetti personali. Come accessori, sono un evergreen le lampade in legno e carta di riso (che si trovano su shop come quello nominato in precedenza, Vivere Zen). Una stampa a tema di un artista giapponese, da appendere al muro, e il gioco è fatto!



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