CAPACCIO PAESTUM. Il proprietario dell’hotel Helios di Capaccio Paestum, ovvero il noto costruttore battipagliese Carlo Vitolo con socio Osvaldo Di Lorenzo, ha, nelle more della decisione di merito che dovrà adottare il Consiglio di Stato, diritto al riesame del procedimento di riqualificazione della struttura, dismessa ed abbandonata da tempo nel cuore dell’area archeologica, in conformità al progetto già approvato in sede di conferenza di servizi preliminare. 

A confermarlo una doppia ordinanza del Consiglio di Stato, che ha respinto, in sede cautelare, i due appelli presentati dal Comune di Capaccio Paestum, definendoli entrambi non forniti del necessario fumus boni juris, mettendo, allo stato, uno stop sulla legittimità di vari atti, in particolare del diniego del titolo edilizio di riqualificazione del compendio immobiliare e l’accertamento di inottemperanza all’ingiunzione di abbattimento delle opere illecite, inerenti al progetto di “riqualificazione del complesso turistico-alberghiero dell’hotel Helios con manutenzione ordinaria, straordinaria e ripristino ambientale, attraverso la demolizione delle parti incongrue all’impianto originario”, caratterizzato da unità abusive per circa 5.000 metri cubi a meno di 100 metri dai Templi di Paestum. In passato, la struttura era un autostello Aci, poi trasformato dai precedenti proprietari, la famiglia Barlotti, in un hotel con sole 5 camere ma ben adibito per cerimonie e banchettistica, poi ampliato abusivamente con manufatti in cemento nel giardino edificati attorno ad una piscina centrale.

A questo punto, dopo essersi vista rigettare anche una richiesta di risarcimento danni, l’Amministrazione comunale retta dal sindaco, Franco Alfieri, è obbligata, in attesa della decisione finale di merito del Consiglio di Stato e senza prestarvi acquiescenza, a riprendere il procedimento in ottemperanza alle sentenze dei giudici del Tar non sospese da Palazzo Spada.

Nella controversia, gli interessi della famiglia Vitolo sono rappresentati dall’avv. Marcello Fortunato; quelli dell’ente civico capaccese, invece, dagli avvocati Emilio Grimaldi e Raffaele Carpinelli, successivamente affiancati dallo studio dell’esperto avvocato amministrativista Paolo De Caterini in Roma.