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Capaccio, Piano di Zona S6: sette mesi di paralisi, mancano fondi per i servizi sociali
Angela De Rosa
20 luglio 2012 17:20
Eye
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CAPACCIO. Sette mesi di paralisi per i servizi erogati dal Piano di zona S6 che vede Capaccio comune capofila. Un organismo che regolamenta le strutture e i servizi sociali e sociosanitari per le fasce più deboli, costituito da  21 Comuni, la Provincia, l’Asl e le comunità montane Alburni e Calore Salernitano. L’ultimo incontro tra i sindaci per discutere sulle attività, la gestione e i servizi di Ambito si è concluso con un nulla di fatto, con un ulteriore rinvio. Recentemente per la riattivazione dei servizi è stato effettuato l’affidamento di incarichi professionali a tempo determinato a quattro assistenti sociali su determina della responsabile Maria Caterina Esposito, incarichi sollecitati anche da varie istituzioni come si legge nel provvedimento: "Al fine di soddisfare le quotidiane richieste di intervento urgenti ricevute dai Comuni, dal Tribunale dei minori, dall’azienda sanitaria locale e dai cittadini, in particolare la nota della Procura acquisita al protocollo dell’ente capofila Capaccio nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali avviate con pubblicazione di selezione pubblica con determinazione del 30 marzo 2012, risulta adeguato affidare l’espletamento del servizio a quattro assistenti sociali". Sulle precedenti procedure di selezione, effettuate avvalendosi della Short- list, per l’individuazione di assistenti sociali è stato presentato un ricorso alla Procura di Salerno, attraverso il quale, venivano sollevate delle anomalie nell’iter procedurale. A questo punto, effettuato l’affidamento degli incarichi, l’augurio è che i  servizi possano ripartire ed essere riorganizzati. A causare lo stato di blocco l’inadempienza da parte di molti Comuni per i servizi erogati dal Piano di zona S6 come spiega il sindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio: "Ogni Comune  è chiamato a versare 7 euro per abitante, ma al 31 dicembre 2011, risultano non versati oltre un milione di euro nelle casse del Piano di zona, ammanco causato in prevalenza dai paesi  più piccoli. Come possiamo parlare di servizi alla gente e programmazione se non ci sono soldi?". La paralisi dei servizi per gli utenti ha portato anche alla chiusura dei centri per disabili di Capaccio (Sole luna) e di Bellosguardo, e degli uffici immigrati. Del Piano di zona S6 fanno parte i comuni di Capaccio, Albanella, Aquara, Bellosguardo, Castelcivita, Castel San Lorenzo, Controne, Corleto Manforte, Felitto, Giungano, Laurino, Magliano, Monteforte, Ottati, Piaggine, Roccadaspide, Roscigno, Sacco, S.Angelo a Fasanella, Trentinara. 



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