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Attualità
Icatt Eboli, spettacolo dei detenuti "Un sogno di libertà"
Comunicato Stampa
26 luglio 2012 14:18
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EBOLI. I vinti, i figli di un dio  minore di quel Risorgimento scritto dai vincitori, partigiani di una resistenza passata alla storia come brigantaggio e briganti, dunque,  per definizione sono i protagonisti della serata di gala che si aprirà con lo spettacolo a loro dedicato:  “Il Tricolore: dal Brigantaggio a Garibaldi … Un sogno di Libertà ”. Messo in scena dal gruppo teatrale dei detenuti della Casa di Reclusione-Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze di Eboli è la storia di chi non ha storia, narrata da chi, come già i suoi protagonisti,  “canta pe nu dolore c’a o sape sulo Dio” come recita  un passo del recital che, con la regia di Elena Parmense  e la Direzione Artistica di  Gaetano Stella, andrà in scena nel suggestivo scenario del medievale Castello Colonna, sede dell’Istituto penale di Eboli, nella serata di  venerdì 27 luglio. La situazione delle carceri italiane non è certo confortante, i dati  che quotidianamente vengono riportati dai media confermano una situazione di allarmante crisi  che è solo lo specchio della più generale crisi che, a tutti i livelli, colpisce il nostro Paese e non solo. Tuttavia ad Eboli questo dato si ribalta. In una condizione in cui chiaramente l’Amministrazione Penitenziaria dimostra ancora le sue potenzialità, in linea con il mandato costituzionale di cui all’art. 27 della nostra Costituzione, nell’Istituto Ebolitano tutti gli operatori, sotto la guida del Direttore Rita Romano, sono impegnati a fare trattamento a 360° realizzando, nonostante la crisi e i conseguenti tagli alle risorse economiche, una notevole serie di attività che non ha conosciuto flessione neanche nel periodo estivo, quando fisiologicamente la diaspora delle ferie determina, con il calo del personale, il rallentamento delle attività. Il segno, questo – sostiene la dr.ssa Romano – che in carcere si può fare trattamento anche “a costo zero”, grazie all’impegno del personale e  grazie alla capacità di fare rete con il territorio, coinvolgendo le sue migliori risorse  e gli uomini di buona volontà in un percorso che non tarderà a rivelarsi di arricchimento per quanti decidono di intraprenderlo. Ed infatti nella serata del 27 luglio la Casa di Reclusione aprirà le porte a 70 ospiti per un evento nel corso del quale i ristretti daranno un saggio non solo della loro bravura come attori, ma metteranno in mostra tutte le opere realizzate nei laboratori interni, campionario dei manufatti che saranno, grazie alla cooperativa “Il rIsCATTo” di recente fondata all’interno dell’ICATT,  messi in vendita all’esterno, ivi compreso il primo modello della collezione primavera estate della linea di abbigliamento per  bimbi che sarà lanciata il prossimo inverno  con la firma dello stilista Carmine De Santis che, simbolo di quell’imprenditoria che si apre al sociale, non ha esitato ad accettare “la sfida” e, dimostrando grande sensibilità, ha voluto dare il proprio contributo alle innumerevoli attività che si svolgono nell’Istituto Ebolitano in favore della popolazione detenuta. Ciò costituisce – prosegue la Dott.ssa Romano – segno inequivocabile della necessità di uscire da sorpassate logiche assistenziali per proiettarsi in una dinamica visione imprenditoriale che  consenta di mettere a frutto le risorse investite e, soprattutto, costituisca la base del vero riscatto di quanti, attualmente detenuti, devono reinserirsi liberi in una società libera. La serata si concluderà con la cena di gala realizzata in collaborazione con l’ associazione “Sophis” di Battipaglia partner della Casa di Reclusione Ebolitana nella realizzazione di alcuni importanti progetti come “Il rIsCATTo in campo” grazie al quale i detenuti con le loro attività sia interne che esterne hanno “finanziato” il campetto in erba sintetica realizzato all’interno dell’Istituto, “Operazione Avalanche” in partenariato anche con il Comune di Eboli, nel quale i detenuti hanno prestato la loro attività nella realizzazione del “museo dello sbarco” , e “Centro Antico Pulito” che ha visto i detenuti impegnati nella pulizia e nella risistemazione di alcune zone del centro storico di Eboli.



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