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Capaccio, opposizione: "Lavori abusivi al municipio, aula consiliare dismessa contro Statuto e Regolamento". Esposto a procura e prefettura
Redazione
03 agosto 2012 08:51
Eye
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CAPACCIO. In merito alla questione relativa all’ubicazione di un'aula consiliare ufficiale propria, di cui il Comune di Capaccio Paestum è rimasta ad oggi sprovvista a seguito dei lavori effettuati al municipio di Capaccio Capoluogo ed alla diffida dell’Ordine dei Frati Minori di utilizzare il salone delle conferenze del museo del “Grand Tour” presso il convento di Sant’Antonio, i consiglieri comunali di opposizione, Gennaro De Caro e Franco Tarallo (nella foto), hanno inviato un esposto alla procura della Repubblica ed alla prefettura di Salerno. Si riporta, di seguito, il testo integrale del documento trasmesso al procuratore capo, Franco Roberti, ed al prefetto Gerarda Maria Pantalone:

“Gli scriventi consiglieri comunali, in carica presso il Comune di Capaccio, espongono quanto segue: l’art.3 dello Statuto del Comune di Capaccio statuisce che ‘La sede legale del Comune è situata in Capaccio Capoluogo, corso Vittorio Emanuele, nel palazzo denominato Residenza Municipale’. Inoltre, l’art.2 del vigente Regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, prevede che le sedute dello stesso si tengano ‘...nella sala del Palazzo Municipale, sito in Capaccio Capoluogo, corso Vittorio Emanuele, che è la sede legale del Comune e la sede della sua rappresentanza’. Ebbene, in questi giorni, l'aula consiliare del Comune di Capaccio, da sempre esistente nella sede sopra indicata, è stata improvvisamente, ed inopinatamente, smantellata per far posto ad ambienti di altra natura. Tale iniziativa, ad avviso di chi scrive, è da ritenersi del tutto arbitraria, in quanto è assunta in palese spregio e violazione delle norme statutarie e regolamentari sopra menzionate, e crea nel contempo un difetto di trasparenza nell'azione amministrativa, aprendo le porte al peggiore arbitrio. Il dato più sconcertante, infatti, è da ricondurre alla circostanza che, a fronte di specifiche richieste di accesso degli scrivente, formulate in forma orale-scritta ai diversi organi dell’Ente (Sindaco, assessori, segretario, funzionari) e rimaste senza esito, le opere, da quanto accertato, risultano effettuate in assenza di ogni provvedimento programmatorio, sia del Consiglio comunale (che, in ossequio a quanto previsto dallo Statuto e dal Regolamento, avrebbe dovuto individuare anche la nuova sede della massima assise del Comune), sia di delibere di Giunta e/o determine dirigenziali che ne autorizzassero i lavori di ristrutturazione. Per cui, paradossalmente, il Comune ha realizzato all'interno della propria sede istituzionale delle opere abusive! Oltre a ciò, ed è quello che più rattrista, rimane il fatto che il Comune di Capaccio è sprovvisto di un'aula ove potersi riunire ed esercitare le proprie prerogative istituzionali. Per quanto sopra esposto, S.E. il Prefetto, oltre che intervenire al fine di ristabilire legittimità ai prossimi lavori del Consiglio nel rispetto dello Statuto, del Regolamento e dei più elementari principi deontologici e democratici che un consesso istituzionale è tenuto a garantire, vorrà, di concerto con il sig. Procuratore della Repubblica e per le rispettive competenze, assumere ogni idonea iniziativa atta a valutare se, dai fatti sopra specificati e/o dalle altre circostanze che potranno essere acquisite, sussistano ipotesi di responsabilità penale, funzionale e/o amministrativa a carico del Sindaco e/o dell'Amministrazione comunale per le manifeste e dolose violazioni delle norme statutarie e regolamentari sin qui perpetrate. Si ringrazia per un cortese riscontro scritto, dichiarandoci disponibili ad ogni eventuale chiarimento”.



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