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Roccadaspide, droga sull'asse Olanda-Italia: arrestato Angelo Salvatore Izzo, alias "folletto"
Comunicato Stampa
12 settembre 2012 15:12
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SALERNO. I carabinieri del Reparto Operativo, nella tarda serata di ieri, al termine di prolungate indagini, nel centro di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, richiesta dal sost. proc. della Repubblica della Dda di Salerno, Vincenzo Montemurro, emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, nei confronti di Angelo Salvatore Izzo, alias “folletto”, 35enne pregiudicato napoletano, attualmente domiciliato nel comune di Roccadaspide, ritenuto responsabile, unitamente ad altri sei complici, di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti tra il sud Italia e l’Olanda, finalizzato ad introdurre, nel territorio italiano, ingenti quantitativi di di cocaina e hashish da immettere sul mercato salernitano, in particolare nella Valle dell’Irno. La misura cautelare trae origine da una complessa attività investigativa condotta dai militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Salerno e coordinata dalla procura di Salerno, diretta da Franco Roberti, avviata nel mese di ottobre 2011. Le articolate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno, consentivano di raccogliere gravi indizi di reità a carico dei sette soggetti: nello specifico, le indagini consentivano di evidenziare il ruolo di promotore nonché di finanziatore svolto da Izzo in seno all’organizzazione criminale, mettendo alla luce anche gli stratagemmi e le modalità praticate al fine di acquistare e far giungere in Italia la droga. In particolare, i contatti con i fornitori olendesi avveniva direttamente in loco utilizzando il mezzo aereo, dopodiché si passava all’invio del denaro pattuito, tramite agenzie Western Union e infine, avuto l’ok dal fornitore, si provvedeva ad inviare, in auto, i corrieri a Amsterdam, dove il mezzo veniva lasciato in luogo concordato precedentemente e ripreso, dopo alcune ore, con lo stupefacente occultato in doppi-fondi appositamente creati. Infine, si provvedeva ad introdurre lo stupefacente in Italia.  L’arrestato successivamente veniva trasferito presso la Casa Circondariale di Salerno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.



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