CASTEL SAN LORENZO. "No al totem radioattivo": una frase di protesta che racchiude tutta la preoccupazione dei cittadini di Castel San Lorenzo, scesi in piazza ieri sera per una fiaccolata  per dire no all'installazione di un ripetitore di telefonia mobile, installato, a pochi passi dal centro urbano. Un comitato civico, appositamente costituito per occuparsi della problematica, aveva avviato già una petizione, arrivando a coinvolgere la stragrande maggioranza della popolazione, con la raccolta di oltre 1054 firme di cittadini residenti e 77 di castellesi non residenti, su  un totale di  2091 abitanti. I cittadini contestano la troppa vicinanza del manufatto in cemento, collocato a meno di 300 metri dal centro urbano, a 85 metri dalla prima abitazione e a 265 dalla scuola elementare. Si tratta di un pilone alto circa 30 metri, che accoglierà il ripetitore con le antenne telefoniche, costruito in località Tempa, nei pressi del serbatoio comunale. Le proteste scaturiscono proprio dalla troppa vicinanza al centro urbano, che potrebbe comportare seri danni alla salute umana. Una delle conseguenze lamentata dai protestatari  è il cosiddetto stress elettromagnetico, causa di stanchezza, insonnia, nervosismo, disturbi circolatori, ansia e depressione. "Come hanno evidenziato gli esperti durante l’incontro pubblico in piazza – affermano i residenti - le onde elettromagnetiche delle antenne potrebbero causare un pericoloso surriscaldamento dei tessuti biologici, che aumenta la produzione nell'organismo di proteine, le quali proteggono e rendono più resistenti tutti i tipi di cellule, tra cui anche quelle tumorali". Nonostante i tentativi di rassicurazione del sindaco di Castel San Lorenzo, Gennaro Capo, che aveva dichiarato che "l'installazione del ripetitore risponde a tutti i parametri della vigente normativa", indicendo l’incontro pubblico alla presenza di esperti, i cittadini sono intenzionati a continuare a portare avanti la protesta per impedire la l'installazione del ripetitore.