Attualità
Appalti truccati in Provincia, Citarella tira in ballo Franco Alfieri e Pasquale Stanzione
Marco Rizzo
11 ottobre 2012 14:43
Eye
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AGROPOLI. Nuove ed importanti rivelazioni nel corso dell’inchiesta “Due Torri” sugli appalti truccati in Provincia, che ha portato all’arresto, lo scorso mese di giugno, di 15 persone tra funzionari compiacenti e imprenditori. Nella bufera finisce anche il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri (nella foto). Il suo coinvolgimento fa riferimento all’incarico di assessore provinciale ai Lavori Pubblici, durante la giunta capeggiata da Angelo Villani. In uno degli interrogatori davanti ai pm della Procura di Salerno, l’imprenditore Gennaro Citarella, ritenuto dagli inquirenti il capocordata del cartello d’imprese, che si accordavano tra di loro per aggiudicarsi i pubblici incanti migliori, provando a manipolare gli appalti banditi dalla Provincia di Salerno dal 2001 al 2008, con la collaborazione di funzionari corrotti a suon di mazzette, fa il nome del noto politico cilentano. Citarella parla dei rapporti non solo lavorativi, ma anche personali, fatti di confidenze, con Alfieri. Almeno una decina le intercettazioni telefoniche “rivelatrici” dei rapporti tra l’imprenditore e il politico. Si parla di richieste di apertura credito in una Bcc locale, avanzate da Citarella. In cambio, all’imprenditore nocerino sarebbe stato riservato un occhio di riguardo per alcuni lavori da appaltare nella zona industriale di Agropoli ma non solo. Tra i due anche telefonate in cui si discute di interventi per la realizzazione di una rotatoria sempre nei pressi dell’area industriale agropolese, opera mai realizzata. Il patron della Nocerina Calcio ed il sindaco di Agropoli condividevano un rapporto di amicizia tanto da trascorrere insieme vacanze in Abruzzo, a Roccaraso. In una delle intercettazioni, Alfieri definisce Rino Citarella un imprenditore “gagliardo e tosto”. Le dichiarazioni di Citarella confermano, in pratica, le deposizioni rese negli interrogatori dal costruttore di Teggiano, Luigi Di Sarli, che assume la figura di gestore dei rapporti con i politici. Di Sarli, afferma Citarella “è uno con le mani in pasta, e che aveva potere d’intervento sull’architetto Cavaliere e sugli assessori Stanzione ed Alfieri”. Il sindaco di Agropoli in una telefonata viene definito “il santissimo”, come dire colui che tutto può. Ed ora per il sindaco dell’asfalto e delle opere pubbliche, come da molti è stato definito, si prospetta l’inizio di un iter giudiziario che inevitabilmente inciderà sulla sua attività politica e amministrativa.  Un sindaco che per la sua molteplice attività è stato anche accusato di improntare la sua azione sulla cementificazione selvaggia. Fu additato durante la trasmissione “Presa Diretta” di Rai 3, condotta da Riccardo Iacona, come "il sindaco del cemento".

INCHIESTA “DUE TORRI”: INDAGINI E RETROSCENA

L’indagine “Due Torri”, condotta dalla Procura e dalla Dda di Salerno, scatta nel febbraio del 2007. Nel mirino della magistratura l’attività di un’organizzazione composta da imprenditori e da pubblici funzionari, che ha posto in essere una serie innumerevole di turbative d’asta ai danni dell’Amministrazione Provinciale di Salerno. Il “cartello” d’imprese, attivo sin dall’anno 2002, sarebbe articolato su due livelli: il primo, sovraordinato, composto da pochi imprenditori “capicordata”, diretto dai cugini Gennaro e Giovanni Citarella.  Il secondo, costituito da un numerosissima schiera di imprese “satelliti” facenti capo ai primi, che si aggiudicavano sistematicamente gli appalti indetti dall’Amministrazione provinciale di Salerno con il ricorso al sistema “delle cordate”. Un modus operandi che consente, per gli inquirenti, di manipolare ben 130 su 170 gare d’appalto bandite dalla Provincia dal 2001 al 2008. L’articolata fase investigativa ha portato Il 12 giugno scorso all’arresto di 15 persone. Nove le misure di custodia cautelare in carcere emesse. Le manette scattarono per i cugini Citarella, per l’imprenditore capaccese Giuseppe Ruggiero, per i costruttori Giovanni Botta, Federico Spinelli ed Emanuele Zangari. In manette finirono anche due funzionari dell’Ente con sede a palazzo Sant’Agostino. Si tratta di Raffaele Orefice e Franco Pio De Luca. L’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari ha riguardato  sei persone: un altro imprenditore di Capaccio, Carmine Ruggiero, Silvana Bevilacqua, Diana Capretto, Rosario Cozzolino, Alessandro Piccolo ed Eduardo Sale. Il processo “Due Torri” avrà inizio il prossimo 3 dicembre. Alcuni degli indagati hanno chiesto il patteggiamento altri il rito abbreviato.   

ALFIERI STORY: IL SINDACO DEI RECORD

Il sindaco del “fare”, della rivoluzione dell’assetto  urbanistico di  Agropoli, trasformata radicalmente  nel corso degli ultimi cinque anni, da quando il 27 maggio del 2007, Franco Alfieri viene eletto sindaco al primo turno. Alfieri intraprende con la sua giunta un percorso amministrativo che viene premiato dalla riconferma, con preferenze record, di pochi mesi fa. Alfieri rendiconta la popolazione attraverso bilanci dell’attività amministrativa  annuali, la città apprezza l’operato del suo sindaco, con un verdetto plebiscitario alle urne, lo scorso maggio: l’88,99%. È il sindaco più votato d’Italia. Non è la prima volta, però, che Alfieri diviene il sindaco dei record. A soli 23 anni, nel 1988, viene eletto primo cittadino nel suo comune d’origine, Torchiara, ed è il più giovane sindaco eletto nella penisola. La carica a capo del centro cilentano viene ricoperta ininterrottamente fino al 2004. Nel 1999 il suo passaggio in Provincia, con l’elezione a consigliere nel Collegio 1 di Agropoli. A distanza di due anni, la nomina ad assessore ai Lavori Pubblici. Altro record, la nuova elezione in Provincia del 2004. Alfieri è il primo eletto, ed è confermato assessore con delega ai Lavori Pubblici, Urbanistica, Governo del Territorio, Appalti, Contratti ed Espropri. Il suo lavoro da assessore provinciale prosegue anche con la vittoria delle comunali ad Agropoli nel 2007 e si esaurisce solo nel 2009, quando la Provincia cambia padrone e schieramento politico, con il Pdl di Edmondo Cirielli che vince sul Pd, partito del quale Franco Alfieri fa parte. Tra i suoi ruoli, anche la presenza da componente, dal 2009, del Consiglio Direttivo dell’Anci Campania. Tra le attività più importanti l’acquisto del castello medievale e dell’antica fornace, la costruzione di parcheggi per migliaia di posti auto, della stazione dei pullman, di impianti sportivi, la riqualificazione della casa comunale, il cineteatro, la riqualificazione delle scuole comunali. Un’attività che gli ha consentito di ottenere un plebiscito popolare dai cittadini che lo hanno premiato dandogli fiducia. Il sindaco del “fare” come lui stesso ama definirsi e che ha spesso ripetuto nella frase “la politica non è immobilismo” e lui lo ha dimostrato con i fatti. Poi sarà la magistratura a fare il suo corso. Questa è un’altra storia. E sull’indagine in corso il sindaco preferisce non commentare nell’attesa dell’esito dell’inchiesta. 



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