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Inchiesta "Ghost Roads": a giudizio tutti gli imputati
Marco Rizzo
12 ottobre 2012 14:54
Eye
  2308

Tutti a giudizio gli imputati dell’inchiesta “Ghost Roads”, con le indagini della Procura della Repubblica di Salerno che hanno portato alla scoperta lavori appaltati dalla Provincia di Salerno ma mai effettivamente realizzati. Il caso lampante, dal quale è partito tutto, è quello della provinciale 108 che collega Casal Velino a Pollica. Tutto iniziò dalle segnalazioni del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, pochi mesi prima l’omicidio di Acciaroli del settembre 2010. Sulla tratta furono condotte soltanto piccole opere di sbancamento rispetto ad uno stanziamento da parte dell’Ente di palazzo Sant’Agostino di 615.000 euro. In due diverse operazioni, l’inchiesta sulle strade fantasma, messa a segno dalla Guardia di Finanza di Salerno, ha portato all’arresto di Angelo Truono,impiegato della Banca della Campania che ha ottenuto il patteggiamento, con una condanna a due anni e 10 mesi, tornando in libertà, di Mario Giacobbe, altro dipendente dell’ente creditizio, che ha chiesto il rito abbreviato ed otterrà una risposta il prossimo 23 gennaio, di Franco Cuozzo, direttore dei lavori, la cui posizione verrà discussa mercoledì prossimo. Il gup Elisabetta Boccassini ha inoltre disposto il rinvio a giudizio per tutti gli altri imputati. Il 28 novembre l’udienza dinanzi ai giudici delle prima sezione penale per i dipendenti della Provincia Angelo Cavaliere, Gennaro Rizzo e Gerardo Volpe e per gli imprenditori Luigi Di Sarli, Eduardo Sale e Mario Bamonte (già coinvolti nell’inchiesta “Due Torri”), Paolo Riccelli, del direttore del servizio finanziario di Salerno Luigi Calenda e Matteo Sorrentino, per il quale l’accusa è di favoreggiamento. 



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