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Castellabate, omicidio Niglio: fissata prima udienza del processo
Redazione
24 ottobre 2012 11:04
Eye
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CASTELLABATE. Si terrà l’8 novembre prossimo, presso il tribunale di Vallo della Lucania, la prima udienza del processo per l’omicidio di Giuseppe Niglio (nella foto, a sinistra) il pescatore 66enne di Castellabate ucciso il 23 maggio scorso, con otto coltellate dal padre di una ragazzina, che avrebbe tentato di molestare. Unico imputato è il tunisino Riahi Mokhtar (nella foto, a destra), reo confesso. Il 49enne, detenuto presso il carcere di Vallo della Lucania, aveva da subito confessato le proprie responsabilità ammettendo di avere colpito Niglio con un coltello. Stando alle prime dichiarazioni dell’uomo si  sarebbe trattato di un "delitto d'impeto" privo di premeditazione. A scatenare la furia di Rihai una discussione violenta avuta con Niglio, nel primo pomeriggio in piazza Padre Pio a Castellabate, dove i due uomini, entrambi pescatori ed amici da anni, si erano dati appuntamento. Rihai, infatti, voleva spiegazioni su quanto accaduto poche ore prima, quando il 66enne, con una banale scusa, aveva dato un passaggio alla figlia per poi tentare di usarle violenza sessuale nei pressi della diga dell'Alento. Il tutto, mentre la moglie e la figlia si trovavano già in caserma per sporgere denuncia contro il pescatore 66enne. A scatenare la furia di Rihai la reazione dell’uomo che avrebbe risposto con pesanti insulti ed offese. Sarebbe stato così che il tunisino ha afferrato un coltello custodito all’interno di una cassetta degli attrezzi che aveva in auto, ha colpito Niglio per ben otto volte mentre l’uomo cercava di sfuggire ai fendenti, dirigendosi verso la caserma dei carabinieri dove è poi crollato esanime raggiunto dall’ultimo colpo mortale.



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