Attualità
Trentinara, Carione: "Mi dimetto se non ci saranno modifiche alla legge di stabilità"
Anna Vairo
01 dicembre 2012 12:33
Eye
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TRENTINARA. “Noi sindaci siamo diventati esattori per conto dello Stato”: con queste parole, il primo cittadino di Trentinara, Rosario Carione (nella foto), che si dice pronto ad aderire all’iniziativa dell’Anci, prospettata dal presidente Graziano Delrio, il quale ha confermato, al termine della riunione di presidenza che si è tenuta ieri, la volontà dei sindaci di dimettersi in massa per protestare contro i tagli contenuti nella legge di stabilità, se il testo che uscirà dalla commissione Bilancio del Senato non conterrà le modifiche presentate dall'Anci. La necessità resta quella di operare per proteggere il sistema degli enti locali. “Chi fa le leggi è lontano anni luce dalle realtà dei territori che amministriamo – spiega Carione – se la manovra uscirà senza modifiche per la legge sul patto di stabilità, moriranno i piccoli comuni”. Carione non è ottimista e si dice pronto ad esortare gli altri 81 sindaci del Parco del Cilento e Vallo di Diano a consegnare la chiavi dei comuni nelle mani del Prefetto. “Sono pronto alle dimissioni – affermato risoluto il primo cittadino trentinarese – la mia amministrazione si è impegnata a venire incontro alle esigenze dei cittadini in difficoltà, ma la situazione è molto seria.  Abbiamo mantenuto l’aliquota base per l’Imu, come pure la tariffa della Tarsu è tra le più basse (1,40 euro al metro quadrato). Le famiglie, però, faticano ad andare avanti: di questo passo, nel 2013, saremo costretti ad effettuare anche noi aumenti delle tasse. Per questo non resta che attuare una forma di protesta eclatante”.



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