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NOTA STAMPA
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Sele, Associazione 'Difesa del territorio' chiede manutenzione e pulizia alveo
Comunicato Stampa
12 febbraio 2021 13:48
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CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota inviata, alla nostra redazione, dall’Associazione ‘Difesa del territorio’ di Capaccio Paestum, a firma del presidente Matteo Castoro, inoltrata al Comune di Capaccio Paestum ed al Consorzio Bonifica di Paestum.

La scrivente Associazione, in nome e per conto di tutti i soci proprietari d’immobili e di fondi agricoli residenti nel Comune di Capaccio, Località Ponte Barizzo, Gramola e Foce Sele, tutti, tenuti per legge a corrispondere cifre considerevoli al Consorzio di Bonifica e al Comune rapportate alla dimensione dei terreni e degli immobili posseduti, segnala, come già rappresentato con precedenti comunicazioni, che a seguito di rottura degli argini del Fiume Sele e Rio Ciorlitto verificatosi negli  anni dal 1993-2010-2014 e 2015 il territorio ha subito numerosi allagamenti.

Considerato che:

- il fenomeno, sebbene con intensità variabile, si e’ ripetuto a cadenza sempre più ravvicinata e preoccupante sin dal 1993 e da ultimo in data 30-31 gennaio 2015, il fiume Sele, quando, ha nuovamente tracimato, rompendo l’argine in Località Brecciale del Comune di Capaccio, a fianco a quello ripristinato nell’anno 2014, tracimando pure dagli Argini del Rio Ciorlitto (argini demoliti a seguito dei lavori in corso d’opera, lasciati in custoditi dalla ditta esecutrice dei lavori), provocando nuovamente l’allagamento dell’intero territorio, coinvolgendo immobili suppellettili, stalle, animali, serre e coltivazioni a campo aperto di qualsiasi genere;

- nel lasso di tempo trascorso dai precisati eventi non sono stati operati decisivi, quanto risolutivi, interventi di manutenzione del reticolo idrografico di competenza degli organi preposti; solo ad oggi si sta procedendo con un intervento in somma urgenza solo di un breve tratto interessato alla criticità descritta.

- il fiume Sele è totalmente in stato di abbandono; si presenta con innumerevoli ingorghi "isolotti di ghiaia” ed altro materiale accumulatosi con il passare degli anni nonostante "un solo isolotto è stato rimosso". Il suo letto, dallo stato naturale, si è alzato di circa 3 metri. Il corso naturale dell’acqua ha completamento distrutto l'alveo raggiungendo in alcuni punti gli argini, che si presentano, pertanto, bassi e completamente privi di manutenzione da parte degli Enti competenti.

- il ponte Rio Ciorlitto a causa delle ripetute esondazioni, allo stato, si presenta con: le due sponde in c.a. parzialmente deteriorate, con grave pericolo di crollo; l'intero manto stradale del ponte e i giunti, deteriorati e privi di staticità, non garantiscono sicurezza per l'incolumità pubblica perché potrebbero essere a rischio di crollo durante la piena del Fiume a seguito della pressione dell'acqua; i terminali delle sponde in c.a. non risultano collegati in sicurezza con gli argini  del Fiume.

- i portelloni:  realizzati  vicino agli argini del Fiume Sele, ubicati nelle proprietà Salvi e Compagnoni, costituiscono grave pericolo durante l’esondazione. L’acqua dal letto del fiume entra nei terreni provocando l’allagamento di tutta la contrada arrecando gravi danno alle colture, zootecnia, immobili e attività produttive;

- l'intera area golenale, allo stato attuale, si presenta con una folta vegetazione di arbusti di alte dimensioni che, oltre a non deturpare il paesaggio, impedisce il regolare deflusso delle acque durante la piena arrecando ulteriori danni anche alla struttura arginale; 

- i danni subiti a seguito degli eventi sopra descritti non sono stati adeguatamente risarciti; alcune richieste sono state, addirittura, archiviate.

Pertanto, si richiede agli enti Comune e Consorzio:

- di provvedere con somma urgenza, ai sensi della normativa vigente  in materia (D.P.R.207/2010), e senza alcun indugio alla verifica e al ripristino dei tratti di corpo arginale che si presentano abbassati e franosi per l'intero corso del Fiume dalla Foce alla Diga di Persano, per evitare ulteriori danni  a salvaguardia della pubblica incolumità;

- l’adozione dei necessari provvedimenti perché al più presto si intervenga con le necessarie opere di manutenzione idraulica come sopra specificato. Gli associati rappresentano che i lavori di pulizia e, precisamente l'asportazione del materiale litoide, legnoso e quant'altro, risultano sospesi dagli Enti competenti, sconoscesi la motivazione. È doveroso rappresentare che tali lavori sono indispensabili al fine di favorire il libero deflusso delle acque nonché al potenziamento dell'invaso del letto fluviale, infatti si rappresenta, che a seguito degli ultimi interventi di pulizia nonché di asportazione di materiale litoide dal grembo del Fiume (intervento effettuato dopo l'esondazione del 2015), non si sono più manifestati eventi di esondazione;

- di stanziare le necessarie somme e di provvedere alle necessarie azioni di delega affinché sul territorio si possano effettuare i necessari interventi (come la realizzazione del progetto al vaglio dell'ufficio tecnico del Comune di Capaccio) da parte degli Enti Regione Campania, Consorzio di Bonifica e Comune di Capaccio, di cui si sollecita la progettualità ferma da circa 18 mesi.

Inoltre, tale situazione ha cagionato ai proprietari terrieri la distruzione totale delle culture in atto e un forte depauperamento del valore immobiliare. Il mercato ha respinto la possibilità di investimenti in zona per colpa degli avvenimenti verificatosi, provocando l’azzeramento di richieste di acquisto e deprezzamento del valore degli immobili. La ripetizione di un avvenimento così drammatico, nell’ arco di un breve lasso di tempo (meno di 5 anni), non può essere semplicemente imputabile al fatto o al caso probabilistico. Tale condizione ha creato timore e paura nei residente, l’ansia di una possibile nuova esondazioni trova terrore fertile in persone sfiduciate e manchevoli di un riscontro da parte degli enti preposti. Ogni nuova perturbazione atmosferica che si addensa in zona fa aumentare l’ansia e la paura di una catastrofe.

Questa Associazione, pertanto, chiede, alle SS.LL. di di voler disporre di effettuare un urgente sopralluogo e di autorizzare i lavori in somma urgenza per il ripristino dell'alveo e della golena fluviale nei punti di criticità di probabile rottura, al fine di evitare con l’approssimarsi del futuro inverno, di subire ulteriori rotture degli argini, causando nuovamente un disastro al territorio, immobili, zootecnia e perdita totale degli ortaggi che è l’unica risorsa economica aziendale. Quest’Associazione chiede alle SSLL. ai sensi della Legge 241/1990 di essere informata in merito a qualsiasi provvedimento di sicurezza adottato. 



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