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DICHIARAZIONI SPONTANEE
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Eboli, Cariello implora i giudici: “Liberatemi, ho necessità di lavorare”
Redazione
16 luglio 2021 10:56
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EBOLI. Processo con giudizio immediato a carico di Massimo Cariello. Davanti al collegio giudicante della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno, presieduto dal magistrato Lucia Casale, l’ex sindaco di Eboli, assistito dagli avvocati difensori Cecchino Cacciatore e Costantino Cardiello, ha reso, ieri, dichiarazioni spontanee in merito alle accuse di abuso d’ufficio e corruzione in concorso con altri imputati. Presenti il pm Francesco Rotondo della Procura salernitana ed i legali dei Comuni di Eboli e Cava de’ Tirreni, parti civili. 

In primis, Cariello ha delucidato sui rapporti con Francesco Sorrentino, dirigente del comune metelliano al quale è stata già revocata l’interdizione, spiegando che la situazione in seno al Consorzio Farmaceutico degenerò quando vennero fuori ammanchi presso alcune farmacie, innescando la preoccupazione di tutti i sindaci dei comuni ricompresi nell’ente, che insieme valutavano e discutevano su quale fosse la persona giusta per guidare il Consorzio. 

In merito all’ormai noto “miracolo” in Consiglio comunale per moltiplicare l’indice di edificabilità su un terreno di proprietà dell’imprenditore caseario Gianluca La Marca, captato nelle intercettazioni dagli inquirenti, Cariello ha spiegato, invece, che si trattava di un suo frequente “intercalare” utilizzato solo per esaltare il lavoro svolto, al riguardo, dagli uffici comunali e dell’assise civica.

Ai domiciliari da oltre 9 mesi, definiti “un’eternità”, Cariello ha poi concluso il suo discorso con un’implorazione ai giudici: “Vi chiedo di valutare la mia liberazione, per cercare di recuperare almeno la mia immagine professionale, messa enormemente in discussione dalle mie note vicende politiche e amministrative. Tutti hanno preso le distanze da me, sul versante politico ormai il mio presente e futuro sono totalmente annientati. Non vedo come io possa condizionare un atto amministrativo, un imprenditore o un politico di turno”. 

“Ho necessità di riprendere la mia professione e recuperare la mia immagine ormai distrutta. Non vi nascondo le notevoli difficoltà economiche che stiamo affrontando io e la mia famiglia, che peggiorano di giorno in giorno”, ha infine aggiunto l’ex primo cittadino ebolitano. Dichiarazioni che, di fatto, hanno concluso le udienze dibattimentali: la discussione finale si terrà il 22 luglio prossimo, giorno in cui è attesa anche la sentenza di primo grado.



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