SALERNO. Scandalo coop e voti a Salerno. Agenti della Squadra Mobile in municipio (nella foto), questa mattina, per acquisire nuovi atti, in particolare sull’assegnazione alle cooperative, coinvolte nell’indagine della locale Procura, di appalti pubblici inerenti servizi e manutenzioni in città. Ad innescare la nuova azione degli agenti, molto probabilmente, le dichiarazioni rese agli inquirenti da Fiorenzo Zoccola, ras delle cooperative sociali, finito in carcere e poi ristretto ai domiciliari dopo l’interrogatorio-fiume.

Continua a snodarsi, dunque, l’inchiesta della Procura salernitana culminata con il blitz dell’11 ottobre scorso, che oltre a Zoccola ha portato agli arresti del consigliere regionale ed ex assessore comunale alle Politiche Sociali Giovanni Savastano, attualmente ai domiciliari confermati dal Riesame, e del dirigente comunale all’Ambiente Luca Caselli, che dal Riesame ha ottenuto invece la revoca dei domiciliari ma con l’interdizione per un anno dall’esercizio. 

Divieto di dimora per altre sette persone tra presidenti ed amministratori delle cooperative salernitane, con l’inchiesta che vede, tra i 29 indagati, anche il sindaco Vincenzo Napoli. Sono tutti accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a corruzione, turbata libertà degli incanti e della scelta del contraente, e all’induzione indebita a dare e promettere utilità.