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NOTIFICATO DALLA SQUADRA MOBILE
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Salerno, scandalo coop: indagato il governatore Vincenzo De Luca
Alfonso Stile
05 novembre 2021 13:26
Eye
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SALERNO. Scandalo coop al Comune di Salerno. Nel corposo fascicolo dell’indagine condotta dalla Procura della Repubblica salernitana, diretta dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, c’è anche il nome del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, cui è stato notificato, stamane, un avviso di proroga delle indagini preliminari dagli agenti della Squadra Mobile. 

Per il governatore campano, che finora non ha rilasciato alcun commento, l’accusa è di corruzione elettorale: De Luca, dunque, era già indagato da 6 mesi nell’ambito dell’inchiesta, partita 2 anni fa, che, l’11 ottobre scorso, è culminata con l’esecuzione di 10 ordinanze cautelari per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti, della scelta del contraente e all’induzione indebita a dare e promettere utilità nell’ambito dell’affidamento di svariati appalti pubblici per la gestione e manutenzione del patrimonio cittadino, in particolare del verde pubblico. 

In tutto 29 gli indagati, tra i quali il rieletto sindaco Vincenzo Napoli; agli arresti domiciliari, invece, finirono il dirigente del settore ambiente del Comune, Luca Caselli, e l’ex assessore comunale alle Politiche Sociali ed allo Sport, Giovanni Savastano, detto Nino, attuale consigliere regionale di maggioranza.

Ma il perno dell’indagine è Fiorenzo Zoccola, detto Vittorio, ras delle coop sociali salernitane finito in carcere Fuorni. Difeso dall’avvocato ed ex candidato sindaco di Salerno, Michele Sarno, nel corso degli interrogatori di garanzia, durati molte ore, Zoccola avrebbe vuotato il sacco sui rapporti strettissimi e di lunga data, tra cooperative e politici vicini a De Luca, di quello che è stato ribattezzato il ‘Sistema Salerno’.



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