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IN AULA CONSILIARE
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Giffoni Sei Casali, presentazione libro 'Giovan Camillo Glorioso' il 25 maggio
Comunicato Stampa
24 maggio 2022 10:02
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GIFFONI SEI CASALI. Si terrà mercoledì 25 maggio 2022 presso l’Aula consiliare di Giffoni Sei Casali, con inizio alle ore 18.30, la presentazione del libro dal titolo: “Giovan Camillo Glorioso”, scritto da Giuseppe Tesauro Falivene.  All’evento prenderanno parte: il sindaco Francesco Munno; don Flavio Manzo, già parroco di Prepezzano e direttore Caritas Diocesana di Salerno; Maria Antonietta Del Grosso, scrittrice. Modera gli interventi, il giornalista Enzo Landolfi.  L’opera è frutto di un lavoro certosino effettuato in biblioteche di mezzo mondo: dagli Stati Uniti d’America al Messico, dalla Cina all’Europa. Le scelte delle fonti hanno riguardato, inoltre, indagini effettuate presso vari archivi di Stato, archivi Diocesani, archivi Parrocchiali. Il libro riguarda uno studio organico che racconta la vita e le opere di Giovan Camillo Glorioso, matematico e astronomo nato a Giffoni nel 1572 e morto a Napoli nel 1642.  

"Questo studio iniziato nel 2012 – afferma Tesauro – serve per mettere un punto fermo e per chiarire in modo definitivo il luogo dove Giovan Camillo Glorioso ebbe i natali e la famiglia, il collegio universitario dove conseguì la laurea in “Philosofia” e Teologia e la morte, il tutto confermato da prove documentali. Giovan Camillo Glorioso nasce al casale Prepezzano dell’Università di Giffoni Sei Casali, infante resta orfano e viene cresciuto dallo zio Alessandro Glorioso vive tra il 1606 e il 1624 tra Padova e Venezia insegnando sia nel privato che nel pubblico ateneo e tra il 1627 fino alla morte tra Napoli e Giffoni Sei Casali ospite nel palazzo della famiglia Ferraro-Glorioso, inizia gli studi di filosofia in uno studio di Salerno nel 1588 e consegue il diploma di Laurea nell’Almo Collegio Salernitano il 5 maggio 1592, muore a Napoli l’8 agosto 1642 e viene seppellito nella Chiesa dei Santi Apostoli. Spero che questo saggio venga seguito da ulteriori approfondimenti in futuro e che la pubblicazione sia da stimolo a migliorare la conoscenza del nostro passato", conclude l’autore.  



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