CAPACCIO PAESTUM. I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Salerno, presieduta dal magistrato Massimo Sergio Palumbo, con sentenza breve hanno ridotto a 16 anni di carcere la pena detentiva di Vincenzo Galdoporpora (nella foto a dx), assassino reo confesso di Francesco De Santi (a sx), giovane pizzaiolo di Capaccio Paestum ucciso, con una coltellata al cuore, la notte del 27 ottobre del 2019 davanti ad un bar in località Torre di Mare.

In primo grado la Corte d’Assise, presieduta dal magistrato Vincenzo Ferrara, aveva condannato Galdoporpora, attualmente detenuto a Poggioreale, a 20 anni di prigione: al termine dell’udienza tenutasi ieri, invece, parzialmente accolto il ricorso presentato dal legale difensore, l’avv. Marcello Nese, che ha illustrato nuove circostanze attenuanti in merito al delitto. 

Ad inizio processo, il pm Marinella Guglielmotti della Procura della Repubblica di Salerno aveva chiesto 30 anni di reclusione per Enzo ‘o brasiliano, a carico del quale caddero molte aggravanti, tra cui la premeditazione dell’omicidio, i futili motivi e l’aver commesso il fatto seppur sottoposto a regime di sorveglianza speciale, ottenendo invece attenuanti generiche e l’applicazione della diminuente di un terzo della pena inflitta prevista dal rito abbreviato. L’avv. Nese si è riservato di ricorrere ulteriormente per Cassazione dopo aver letto le motivazioni alla base della decisione in Appello, che saranno pubblicate entro 15 giorni. Resta da quantificare in separata sede civile il risarcimento in favore dei familiari della vittima, parte lesa nel procedimento penale, rappresentati dall'avv. Massimiliano De Rosa.