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IN CONSIGLIO COMUNALE
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Camerota, caso falesie in Consiglio comunale: senza sanatoria si perdono 5 milioni di euro
Antonio Vuolo
27 aprile 2024 10:22
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CAMEROTA. Il Comune di Camerota non ha ancora deciso se impugnare o meno dinanzi al Consiglio di Stato la decisione del Tar che ha dato torto all’Ente comunale nel contenzioso contro la Soprintendenza, dichiarando illegittimi i lavori eseguiti sulla falesia. A comunicarlo è stato il primo cittadino, Mario Salvatore Scarpitta, nell’ultima seduta di Consiglio comunale convocato su richiesta del gruppo di minoranza “Uniti per Cambiare”. L’assise doveva deliberare sulla proposta della minoranza di attivare le procedure per sanare quanto realizzato, evitando così il rischio di perdere i cinque milioni di euro di finanziamento per il restauro dell’area. Il Comune, infatti, nei mesi scorsi ha fatto eseguire gli interventi sul costone roccioso con un’ordinanza di somma urgenza e senza l’autorizzazione paesaggistica. Con una nota, poi, la Soprintendenza fece sapere al sindaco che comunque era necessario tale permesso che, comunque, non fu richiesto. Allora ordinò al primo cittadino di eseguire l’accertamento di compatibilità, cioè verificare se le opere che avevano realizzato potevano essere sanate. Ma la procedura non fu avviata e l’Ente fece ricorso al Tar. Nel frattempo, si è aperta anche la Conferenza di Servizi per il progetto del restauro del sito, ma senza la sanatoria si rischia di perdere i soldi. 



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