Cultura
RINCARO DELLE TARIFFE
RINCARO DELLE TARIFFE
Parco Archeologico Paestum-Velia, Tempio di Nettuno affittasi: 7mila euro per un'ora esclusiva
Alfonso Stile
31 maggio 2024 13:43
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Organizzare un evento compatibile con il sito o immortalare il giorno più bello della propria vita nel Parco Archeologico di Paestum-Velia diventa un lusso per pochi. Se prima bastavano 200 euro per poter realizzare un servizio fotografico nuziale tra i Templi per un’intera giornata, d’ora in avanti ce ne vorranno più del doppio e solo per poche ore. Ma con una ‘fantastica’ novità: ci si potrà concedere il privilegio di godere del Tempio di Nettuno, in esclusiva, affittandolo alla ‘modica’ cifra di 7mila euro per un’ora, durante la quale tutti i turisti presenti in quel momento nell’area archeologica non potranno accedervi, pur avendo regolarmente pagato il biglietto: dovranno aspettare che finiscano i click sorridenti degli sposini-nababbi.

Dopo aver aumentato da tempo il costo dei ticket d’ingresso a 15 euro, dunque, la direzione del Parco ha rivisto, al rialzo, anche il tariffario relativo ai servizi fotografici nuziali e le modalità di calcolo dei canoni per l’utilizzo dei propri spazi, con sostanziali e salate modifiche rispetto al passato. 

Nello specifico, durante l’orario di apertura (8:30-19:30), costerà: 

- 500 euro la concessione d’uso, per 3 ore, dell’intera area archeologica, ad esclusione dello spazio interno dei Templi di Nettuno, Basilica e Atena;

- 4.000 euro la concessione d’uso, per 3 ore, dell’intera area archeologica, con l’accesso all’interno del Tempio di Nettuno (per 1 ora);

- 7.000 euro la concessione d’uso, per 3 ore, dell’intera area archeologica, con l’accesso esclusivo all’interno del Tempio di Nettuno (per 1 ora).

I MOTIVI DEI RINCARI - Tutto questo accade, come precisa sul proprio sito istituzionale il Parco pestano, “in applicazione di quanto disposto dal D.M. 108/2024 dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, recante le Linee Guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura”. Ma, anche se il decreto non parla di esclusive... in linea di principio, è giusto riservare a pochi un bene patrimonio dell’Umanità, seppur per un’ora o più soltanto?

IL TEATRO ANTICO DI VELIA PIU’ PREGIATO DEL TEMPIO DI NETTUNO - C’è una curiosità che stupisce ancora: nella Tabella di classificazione del pregio dei beni archeologici e culturali gestiti, redatta dalla direttrice del Parco Archeologico di Paestum-Velia, il Teatro Antico di Velia viene giudicato di valore ‘Eccezionale’ (coefficiente 5), addirittura più dell’iconico Tempio di Nettuno e della Basilica messi assieme, accorpati e classificati di livello ‘Alto’ (coefficiente 3,5). Scelta discutibile dettata, presumibilmente, dalla maggior superficie occupata dai due templi, al fine di agevolare la locazione delle pertinenze. Nella stessa Tabella, inoltre, non è classificata la Tomba del Tuffatore, altro reperto iconico di Paestum nel mondo: forse perché collocata in una sala angusta?

Le concessioni, però, includono il seguente benefit: fino ad un massimo di 8 biglietti d’ingresso gratuiti per gli sposi o futuri sposi, l’equipe fotografica, parenti e amici. Tassativo il divieto di sorvoli con droni, possibile solo al di fuori dell’orario di apertura al pubblico, previa stipula di una specifica convenzione, con altri oneri a carico del richiedente derivanti dalla necessità d’impiegare, in regime di conto terzi, personale addetto alla vigilanza. In caso di condizioni meteo avverse, non è previsto il rimborso ma si potrà concordare un’altra data. 



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