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UDIENZA PRELIMINARE IL 18 settembre
UDIENZA PRELIMINARE IL 18 settembre
Capaccio, morte neonata Debora Feo: chiesti due rinvii a giudizio
Anna Vairo
28 marzo 2014 11:34
Eye
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CAPACCIO. Si sono concluse, con due richieste di rinvio a giudizio da parte della Procura di Vallo della Lucania, le indagini preliminari sulla morte della piccola Debora Feo, la neonata di Capaccio deceduta il 27 marzo 2012, dopo circa 12 ore dal parto, all’ospedale “Monaldi” di Napoli, dove era stata trasferita dal “San Luca” di Vallo. Sulla vicenda la Procura di Napoli aveva aperto un’inchiesta, trasferita poi per competenza alla Procura di Vallo della Lucania, notificando sette avvisi di garanzia ad altrettanti sanitari del nosocomio vallese. Il pm della Procura di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, ha formulato richiesta di rinvio a giudizio per la ginecologa e l’ostetrica che hanno assistito Anna Orlotti, la mamma della piccola Debora, durante il parto. Per entrambe il capo di imputazione è di omicidio colposo. Archiviate invece le posizioni degli altri cinque indagati. Secondo quanto emerso dalle indagini, negligenze nella gestione del parto hanno portato alla morte della piccola. Il 18 settembre si terrà l’udienza preliminare, presso il tribunale di Vallo della Lucania, dove il gup dovrà decidere se confermare i rinvii a giudizio. L’inchiesta era partita dopo la denuncia di Alfonso Feo, padre di Debora, presentata alla Procura di Vallo della Lucania. Per seguire il caso, la famiglia Feo si è affidata a Elena Conte, noto avvocato del Foro di Roma. 



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