Attualità
SIMBOLO DELLA CONTRADA, ESCLUSO ATTO VANDALICO
SIMBOLO DELLA CONTRADA, ESCLUSO ATTO VANDALICO
Capaccio, crolla antica colonna al centro delle sorgenti Capodifiume
Alfonso Stile
29 giugno 2014 14:45
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Crolla l’antica colonna sita al centro delle suggestive sorgenti di Capodifiume, considerata il reperto archeologico simbolo dell’omonima contrada del comune di Capaccio Paestum (nelle foto). L’amara scoperta è stata fatta, alle prime luci dell’alba di stamane, da alcuni residenti che frequentano la zona, oggi parco naturalistico, accessibile gratuitamente a tutti, adiacente il complesso privato “Le Trabe”, che ne cura la manutenzione. Informata dell’episodio, l’Amministrazione comunale retta dal sindaco, Italo Voza, si è subito attivata contattando la Soprintendenza, che già nella giornata di domani dovrebbe effettuare un sopralluogo: considerata la posizione della colonna, si è subita esclusa l’ipotesi di un atto vandalico, mentre appare più probabile che il crollo sia stato dovuto all’azione erosiva delle acque e, quindi, ad uno sfaldamento della base posta nel fondale, dove ora giace. Al momento, appare difficile ipotizzare un ripristino in quella posizione, cosa che invece auspicano i residenti, affezionati da sempre al reperto più identificativo della loro borgata.
Le sorgenti di Capodifiume sgorgano alle falde dell’antiemiclinale del Monte Soprano-Chianello a circa 30 metri sul livello del mare: la portata è di circa 3m3/sec e le acque, che fuoriescono ad una temperatura media di 17° C, sono altamente mineralizzate in cloruro di sodio e carbonato di calcio, formando accumuli concrezionali di travertino, roccia che costituisce il principale materiale utilizzato per costruire le Mura e gli antichi templi di Paestum. Ancora oggi, Capodifiume conserva una suggestiva bellezza ed ancora si vedono, al centro del bacino idrico, resti di colonne e strutture che sommerse o affioranti dall’acqua sorgiva. È nel corso del IV secolo a.C. che le peculiarità del luogo favoriscono la nascita di un santuario, probabilmente dedicato ad una divinità donna, legata al ciclo naturale della vita e della natura, quale poteva essere Persefone, figlia di Demetra, protettrice delle messi e sposa di Ade, il re degli Inferi. Nella zona, infatti, i simboli sono tutti legati all’universo femminile, a giovani fanciulle che, al momento delle nozze, chiedono la protezione della dea. Agli inizi del III secolo a.C. invece, al momento della fondazione della colonia latina di Paestum, tutta la zona intorno alle sorgenti di Capodifiume viene abbellita e riorganizzata, con la costruzione di un piccolo tempio in pietra locale, una strada che conduce verso la città ed serie di monumenti e strutture, attualmente ancora nell’acqua e tutte da esplorare.



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