CAPACCIO PAESTUM. Iniziano i primi abbandoni della struttura lungo Via Vecchia Cilentana di Capaccio Paestum, nelle disponibilità dell’associazione O.N.M.I.C. da parte dei profughi ospitati, da giovedì scorso, dopo lo sbarco nel porto di Salerno a bordo della nave “Etna” della Marina Militare. Alcune donne di origine eritrea, con i propri bambini, hanno lasciato volontariamente lo stabile, rompendo così lo schema di protezione e diventando clandestini, per effetto di legge, dopo la segnalazione alla Prefettura di Salerno. Di loro, ovviamente, non si hanno più notizie. Nel frattempo, però, ci sono stati altri arrivi, come per il prossimo futuro sono attesi altri approdi, in relazione anche a possibili nuovi sbarchi nello scalo portuale salernitano. Trattandosi di una casa di prima accoglienza, che prevede un soggiorno temporaneo non superiore ai 30 giorni consecutivi, è la stessa associazione salernitana a parlare di una “condizione normale” nel vedere immigrati che abbandonano, dopo qualche giorno, la struttura. C’è chi abbandona la casa senza neanche salutare, c’è chi invece va via preannunciando l’uscita, fornendo anche la possibile meta da raggiungere, che potrebbe anche non essere l’Italia: molti migranti ambiscono, infatti, ad ottenere l’opportunità di entrare in Germania o in Svezia. In questi primi giorni di soggiorno a Capaccio Paestum, per i profughi è scattata anche la macchina degli aiuti e della solidarietà da parte di associazioni locali, con la struttura di Via Vecchia Cilentana individuata come idonea al ricevimento esclusivo di donne e bambini.