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direttore bcc aquara marino contesta Burocrazia
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Aquara, sviluppo aree montane: Pd presenta proposte
Comunicato Stampa
26 luglio 2014 13:17
Eye
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AQUARA. Le aree rurali montane cuore dello sviluppo sostenibile: è stato questo il tema del convegno tenutosi, ieri, ad Aquara (nella foto) nel corso del quale sono state presentate le proposte del Pd salernitano che ha messo al centro del dibattito sulla Campania la “territorialità”. Parlare di aree rurali, interne e montane, aiuta a rafforzare un patto mai compiuto tra città e montagna, nell’ottica della sussidiarietà, della coesione, del rispetto territoriale e del reciproco impegno per lo sviluppo sociale ed economico della nostra regione. L’obiettivo è quello di affrontare le sfide delle “terre alte e rurali” impegnate ogni giorno a fare i conti con diritti di cittadinanza e servizi negati, che sono alla base di qualsiasi ipotesi di sviluppo vero e sostenibile e denunciano l’assenza di vere politiche per queste aree da parte della Regione Campania. All’incontro, moderato da Nunzio Troncone, responsabile provinciale Agricoltura ed Aree Interne del Pd Salerno, hanno partecipato il direttore generale della Bcc Aquara, Antonio Marino; il presidente regionale UNCEM Campania, Donato Cufari; Giovanni Coscia, capogruppo Pd in consiglio provinciale. “Noi non dobbiamo relegarci in un angolo della terra solo perché stiamo ad Aquara - ha riferito Marino - c’è un nesso tra Aquara e l’Europa”. Parla di normativa, Marino, e burocrazia che rischiano di strozzare le piccole banche costrette modificare la loro ragion d’essere sul territorio. Problematiche portate all’attenzione della classe dirigente presente in piazza Vittorio Veneto: “Ogni piccola banca è costretta a snaturare se stessa e seguire una crescita dimensionale a volte anche innaturale che, però, la allontana dalla sua missione iniziale – ha affermato il direttore generale dell’istituto di credito aquarese – ecco perché in concreto anche la nostra piccola banca deve lasciare la sua amata Valle del Calore e cercare di crescere nel resto della provincia; ecco perché si profila la fusione con Roscigno – continua Marino – Noi chiediamo all’Europa una maggiore semplificazione burocratica per le piccole banche altrimenti avremo una mutazione genetica negativa. Deve intervenire quindi la buona politica”. A seguire  gli interventi introdotti da Vincenzo Luciano,  segretario Circolo PD Aquara - responsabile nazionale forestazione - montagna Uncem/Anci. A relazionare i consiglieri regionali Anna Petrone e Donato Pica; i deputati Tino Iannuzzi e Simone Valiante. Hanno dato il proprio contributo al dibattito anche diversi sindaci,  con il primo cittadino di Aquara, Pasquale Brenca, il quale ha rimarcato la necessità di dare attenzione vera ai disagi seri e quotidiani cui sono sottoposte molte comunità dell’entroterra; ed ancora, non sono mancati gli interventi di presidenti di Comunità Montane del PD, segretari dei circoli PD dei territori interni e montani. Le conclusioni sono state affidate all’on. Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem, presidente intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, capogruppo Pd commissione ambiente Camera dei Deputati; e al segretario provinciale del PD, Nicola Landolfi.



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