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A FIRMA DELL'AVV. ANTONIO SABETTA
A FIRMA DELL'AVV. ANTONIO SABETTA
Cilento, viabilità disastrata: ennesimo smottamento sulla SP414, lettera aperta alle istituzioni
Redazione
14 settembre 2014 10:36
Eye
  2357

CILENTO. In merito alle annose problematiche inerenti la viabilità nel Cilento e nella Valle del Calore Lucano, riceviamo e pubblichiamo, integralmente, una lettera aperta alle istituzioni locali inviata, alla nostra redazione, dall'avv. Antonio Sabetta:
“Nel corso degli ultimi anni, le Amministrazioni locali hanno rimandato i necessari interventi di manutenzione stradale nel Cilento e nella Valle del Calore e di conseguenza la viabilità locale è ormai ridotta ad uno stato drammatico. La popolazione stanziata nel Cilento incontra sempre maggiori difficoltà negli spostamenti e c’è il rischio concreto che intere comunità restino isolate e non possano più raggiungere gli indispensabili centri di assistenza sanitaria, le scuole e i presidi di pubblica sicurezza, a causa delle sempre maggiori interruzioni delle linee di collegamento stradale. Non voglio approfondire in questa sede le questioni di ‘opportunità politica’ che sono causa del dissesto stradale del Cilento, ma voglio invece richiamare l’attenzione sulle ‘ragioni’ che rendendo necessario un immediato, e non più procrastinabile, intervento sulla viabilità. Negli ultimi decenni l’economia locale è stata in larga parte supportata dai servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione. La capillare presenza di scuole, ospedali, uffici giudiziari e altri servizi pubblici ha consentito di sopperire, dal punto di vista reddituale, alla debolezza dell’apparato agricolo ed industriale che, per le loro ataviche carenze strutturali, non erano in grado di fornire alle comunità locali un reddito pro-capite allineato con la media nazionale. Sfortunatamente, la crisi finanziaria sta lentamente, ma inesorabilmente, cancellando i servizi pubblici presenti nel Cilento, con la conseguenza che, tra qualche anno, il territorio sarà privato del flusso reddituale attualmente corrisposto ai pubblici dipendenti e ciò comporterà un inevitabile impoverimento della popolazione cilentana. È dunque evidente che, per controbilanciare il futuro calo reddituale determinato dall’eliminazione dei servizi pubblici locali, si deve puntare immediatamente sulla valorizzazione del territorio sotto il profilo turistico ed agroalimentare. Il Cilento è infatti privo di risorse minerarie o urbane in grado di sorreggere le sfide del futuro, ma è invece dotato di un immenso patrimonio naturale, archeologico e agroalimentare che classificano il Cilento tra i patrimoni dell’umanità riconosciuti dall’UNESCO. Il Cilento è però privo di una rete ferroviaria adeguata e non ha alcuna infrastruttura aereoportuale; di conseguenza, non potrà attuarsi nessuna iniziativa di valorizzazione del territorio se la rete stradale viene abbandonata al degrado. Il problema del dissesto stradale, non riguarda soltanto le principali vie di comunicazione che attraversano il Cilento, ma coinvolge soprattutto le strade che, diramandosi dalle direttrici più importanti, conducono verso i territori più distaccati, che però spesso custodiscono le vere ricchezze monumentali, paesaggistiche ed agricole del territorio. Ad esempio, a Roccadaspide, lungo le vie che attraversano la zona di produzione del ‘Marrone di Roccadaspide’, particolare varietà di castagna a cui è stato attribuito il marchio IGP, sono riscontrabili numerose frane e depressioni che, laddove dovessero aggravarsi, causerebbero non pochi problemi per raggiungere le aree di coltivazione delle castagne. Ciononostante, questa via di comunicazione, vitale per l’economia della Valle del Calore, da anni è stata esclusa da qualsiasi intervento tecnico capace di rendere sicuro il transito a pedoni e automezzi e di conseguenza, il rischio di un’ interruzione dei collegamenti con questa nevralgica area agricola, aumenta ogni volta che si verifica una precipitazione piovosa. Soltanto qualche giorno fa si è determinato un ennesimo smottamento sulla SP414, strada che attraversa la zona castanicola, che ha di fatto distrutto un pubblico colatoio per le acque piovane e danneggiato la segnaletica stradale (vedere foto allegata). Ma questa situazione, descritta a titolo di esempio, è riscontrabile in numerose altre zone del Cilento che rischiano di non poter più essere adeguatamente sfruttate a causa di una sistema stradale in rovina. Pertanto, il mio auspicio è che gli Amministratori locali, al di là delle consuete dichiarazioni di intenti, diano davvero attuazione ad un piano strutturale ed organico di manutenzione delle strade del Cilento e della Valle del Calore, che possa riguardare, non solo le vie di comunicazione principali, ma l’intera rete stradale, in modo tale da consentire la dovuta valorizzazione del territorio”.

avv. Antonio Sabetta



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