Attualità
SUBÌ VIOLENZE E SI LANCIÒ DAL BALCONE
SUBÌ VIOLENZE E SI LANCIÒ DAL BALCONE
Battipaglia, indiana incinta suicida: resta in cella il cognato
Redazione
21 ottobre 2014 10:31
Eye
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BATTIPAGLIA. Confermate le misure cautelari nei confronti dei coniugi indiani indagati nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte vessazioni psicologiche e violenze sessuali subite dalla giovane cognata, in stato di gravidanza, che lo scorso gennaio decise di togliersi la vita lanciandosi dalla finestra dell’abitazione di via Sabotino, a Battipaglia, dove era stata ospitata, insieme al marito, dai cognati. I giudici del Riesame hanno respinto l’istanza di annullamento dei provvedimenti cautelari a carico dei due coniugi, confermando gli arresti in carcere per il marito, commerciante 41enne, accusato di aver abusato sessualmente della donna, filmando addirittura le fasi dei rapporti; mentre per la moglie, di 39 anni, resta l’obbligo di firma. I due devono rispondere di maltrattamenti in famiglia e verso i conviventi che hanno provocato il suicidio della vittima. Marito e moglie, residenti nella cittadina della Piana del Sele, in un primo momento avevano accolto nella propria abitazione la giovane cognata, di 32 anni, sposata con un fratello della 39enne. Secondo il lavoro investigativo, svolto dagli agenti del locale commissariato, coordinati dal pm Elena Guarino della Procura della Repubblica di Salerno, è stato accertato che la vittima era stata ridotta in uno stato di assoluta dipendenza e soggiacenza. La giovane sposa, incinta di sette mesi, decise di farla finita il 18 gennaio scorso, lanciandosi dalla finestra dell’abitazione. 



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