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VOZA: "CONTRARI IN TUTTE LE SEDI, DOV'È IL REATO?"
VOZA: "CONTRARI IN TUTTE LE SEDI, DOV'È IL REATO?"
Centrale biomasse, Biocogein: "Comune sapeva dall'inizio; abbiamo soci nel Cilento"
Redazione
28 febbraio 2015 12:49
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. “Il Comune di Capaccio Paestum sapeva tutto fin dall’inizio, siamo stati in municipio ed abbiamo illustrato il progetto della centrale a vari funzionari ed amministratori, i cui nomi li faremo nelle sedi opportune; infatti, nessuno si è presentato fisicamente alla prima conferenza dei servizi, solo successivamente, ovvero dopo 60 giorni, l’ente civico si è opposto. Perché? Non lo sappiamo, forse sono sopraggiunti interessi politici o privati, ma noi ora abbiamo degli obblighi con la Comunità Europea ed intendiamo rispettarli, altrimenti toccherà alla nostra società pagare dei danni”: questa una delle esclusive svelate, ieri sera, nel corso dell’intervista rilasciata dai legali rappresentati della Biocogein Srl, presso la loro sede di Napoli (nella foto), al nostro direttore responsabile Alfonso Stile, e mandata in onda integralmente del dossier “Biomasse – la centrale della discordia”, trasmesso ieri sera dalla nostra emittente. Ad illustrare dettagli e retroscena del progetto biomasse in località Sorvella sono stati i seguenti rappresentanti della Biocogein: il dott. Antimo Palma, responsabile esecutivo; il dott. Mario Palma, amministratore; il dott. Francesco Palma, socio onorario; l’ing. Giuseppe De Masi, coordinatore Ufficio Progetti; l’arch. Marco Lombardi e l’ing. Giuseppe Delli Priscoli, progettisti. “Abbiamo diversi soci nel Cilento, che ci forniscono la materie prime per alimentare la centrale, ovvero sansa di olive, vinaccia, cascami forestali, sfalci di potature e legname, ecco perché abbiamo scelto quell’area a Capaccio Paestum, in quanto baricentrica rispetto ad una logica di filiera corta”, hanno spiegato i rappresentati della società partenopea, che accusano comunità e comune di “essersi assunti la responsabilità di esprimere dei pareri prevaricando le loro competenze”. Davanti all’incontestabile realtà, comunque, di ritrovarsi un’intera città contro, la posizione della Biocogein è la seguente: “Il nostro progetto è giunto settimo a livello europeo, abbiamo tutte le autorizzazioni necessarie, rispettiamo vincoli antinquinamento molto stringenti e ci è stato assegnato un incentivo di 5,3 mln di euro a fronte di un investimento di oltre 8 mln: siamo fiduciosi sulla decisione del Consiglio dei Ministri, poi sarà il Comune di Capaccio Paestum a doverci risolvere il problema”. Alla domanda “Fareste costruire una centrale a biomasse davanti casa vostra?”, il dott. Antimo Palma ha risposto: “Se ha le stesse caratteristiche di quella da noi progettata, certamente si”. Nel dossier, sono state riportate, nell’ordine, anche interessanti interviste al geom. Carmine Vona, portavoce del Comitato cittadino Sorvella-Sabatella; all’arch. Nino Pagano, consigliere comunale di minoranza del gruppo Pd; al dott. Nicola Ragni, vicesindaco, e al dott. Italo Voza, sindaco di Capaccio Paestum.
Proprio Voza ha replicato: “Non so se i rappresentanti della Biocogein hanno parlato con qualcuno prima o dopo, e nel caso non vedo alcun reato, ma di sicuro, quando l’Amministrazione comunale ha preso coscienza del progetto, anche grazie alle sollecitazioni del Comitato, è stata sempre ferma sulla propria posizione contraria, battendosi in tutte le sedi. Quindi, mi chiedo fino a che punto sia rilevante, anche perché ogni giorni sono decine le pratiche che vengono presentate agli uffici comunali competenti, i quali, nella fattispecie, hanno risposto in sede di conferenza di servizi chiedendo lumi ed integrazioni progettuali”.

A grande richiesta, il dossier “Biomasse – la centrale della discordia” sarà trasmesso in replica questa sera, e domani sera, alle ore 21:30. Inoltre, sarà disponibile nella sezione on demand del nostro portale a partire dalle ore 16:00 di oggi.



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