BATTIPAGLIA. Proseguono gli interrogatori  degli indagati nell’ambito del blitz antidroga messo a segno dalla Polizia di Stato, venerdì scorso, e che ha portato all’arresto di 87 persone, 57 finite in carcere ed altre 30 ai domiciliari. Ad essere sentiti dal gip Pietro Indinnimeo saranno, questa mattina, Paolo Pastina  e Pierpalo Magliano, in carcere a Benevento, i quali, insieme a Cosimo Podeia diventato collaboratore di giustizia, sarebbero stati ai vertici  dell’organizzazione che, tra il 2009 e il 2012, aveva preso il monopolio del traffico di droga nella zona di Battipaglia per la fornitura e distribuzione di hashish, marijuana e cocaina. La retata è scattata al termine di quasi 5 anni d’indagine che hanno consentito di ricostruire la genesi dell’organizzazione, lo sviluppo, la ramificazione sul territorio, le modalità d’azione e le regole stabilite per i rapporti con le altre organizzazioni per la fornitura della droga. In tutto 130 gli indagati per complessivi 120 capi d’imputazione. L’organizzazione, che sfruttava i metodi camorristici e la forza dell’intimidazione, si era costituita come una sorta di federazione alla quale partecipavano tutti coloro che nella zona di Battipaglia spacciavano la droga. Nei confronti di chi non rispettava i termini per il pagamento dello stupefacente, scattavano immediatamente le ritorsioni, attraverso estorsioni. Per acquisire il monopolio sulla fornitura e sulla distribuzione della droga, che arrivava dall’hinterland napoletano, l’organizzazione aveva eliminato dalla scena i rivali che fino ad allora operavano nella zona, imponendogli con la forza di allontanarsi da Battipaglia. Il sistema era in grado di commercializzare mediamente da 20 a 60kg di hashish e da 2 a 5 kg di cocaina al mese.