Attualità
A salerno diminuzione dei reati
A salerno diminuzione dei reati
Rapporto Zoomafia 2015: Campania confermata tra le regioni più a rischio
Comunicato Stampa
04 agosto 2015 14:08
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Combattimenti tra cani, corse clandestine di cavalli, macellazioni abusive, pesca di frodo, traffico di fauna selvatica, tratta di cuccioli: sono questi i crimini contro gli animali gestiti dalla criminalità in Campania che emergono dal Rapporto Zoomafia 2015 redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV. La nuova edizione del Rapporto, “delinquenti, trafficanti, affaristi e crimini contro gli animali”, alla sua sedicesima edizione, analizza lo sfruttamento illegale di animali ad opera della criminalità nel 2014. “Ancora una volta la Campania si conferma, purtroppo, un osservatorio privilegiato per i crimini a danno di animali - sostiene il dottor Ciro Troiano, criminologo, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV e autore del Rapporto - lo sfruttamento criminale degli animali rappresenta, nelle sue diverse forme, un’importante fonte di guadagno per i vari gruppi di delinquenti dediti a tali traffici”.

I dati delle Procure
L’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV ha chiesto alle Procure Ordinarie e a quelle presso i Tribunali per i Minorenni, dati relativi al numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2014, sia noti che a carico di ignoti, e al numero indagati per reati a danno di animali. Per la Campania le risposte sono arrivate da 6 Procure Ordinarie su 10 (non hanno risposto le Procure di Avellino, Nocera Inferiore, Nola e Torre Annunziata) e da una Procura Minorile (non ha risposto la Procura Minorile di Napoli). In particolare per quanto riguarda le Procure Ordinarie:

SALERNO
15 procedimenti e 2 indagati per uccisione di animali; 29 proc. e 25 indag. per maltrattamento di animali; 5 proc. a carico di ignoti per uccisione di animale altrui; 20 proc. con 21 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili; 21 proc. e 19 indagati per reati venatori o relativi alla fauna selvatica. Nel 2014 c’è stata una diminuzione del -25% dei fascicoli aperti per reati a danno di animali, e una diminuzione del -16% del numero degli indagati rispetto al 2013, passando i procedimenti da 120 a 90 e gli indagati da 80 a 67.

VALLO DELLA LUCANIA
6 procedimenti a carico di ignoti per uccisione di animali; 2 proc. e 1 indag. per maltrattamento di animali; 3 proc. e 2 indagati per abbandono o detenzione di animali in condizioni incompatibili. Rispetto al 2013, i fascicoli sono diminuiti del -56%, passando da 25 a 11, e gli indagati del -89% passando da 27 a 3.

Nel 2014 si è registrata una diminuzione dei procedimenti aperti nelle Procure esaminate, in controtendenza, invece, la Procura di Napoli dove le denunce sono aumentate. Nell’intera regione nel 2014 sono stati registrati 559 procedimenti penali per crimini contro gli animali con 370 indagati, in base ai dati di 6 Procure su 10. Proiettando questo dato a livello regionale è possibile stabilire con una stima approssimativa che in Campania ogni 10 ore circa si apre un fascicolo per reati a danno di animali e ogni 15 ore circa c’è un nuovo indagato. Per quanto riguarda la Giustizia Minorile, sono pervenuti i dati della Procura per i Minorenni di Salerno: 1 procedimento per uccisione di animali altrui con 2 indagati.

“L’analisi di questo nuovo Rapporto conferma un dato preoccupante: la criminalità che sfrutta gli animali opera in modo aggressivo, spregiudicato, sistematico e continuo – continua Troiano – E’ indispensabile, per un’efficace azione di contrasto, adeguare il nostro apparato normativo alle capacità offensive della zoocriminalità attraverso l’approvazione di alcuni provvedimenti legislativi, alcuni attesi da tempo, come il potenziamento della normativa sulla tutela penale degli animali, la modifica della normativa sugli animali d’affezione e delle norme sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, le disposizioni sul doping e le corse di animali su strada prevedendo appositi divieti puniti con la reclusione e la multa, l’inasprimento delle sanzioni attualmente previste per gli illeciti in materia di adulterazione alimentare e in materia di pesca, la rivisitazione della legge sulle scommesse. Come sosteniamo da tempo, per contrastare questi fenomeni occorre una visione strategica e unitaria dei vari aspetti dell’illegalità zoomafiosa e sviluppare più intense sinergie di controllo e repressione. Per questo – prosegue Troiano – siamo contrari all’assorbimento del Corpo forestale dello Stato in altra forza di polizia. Come si possono contrastare i crimini contro gli animali e contro l’ambiente se si smembra l’unico corpo di polizia nazionale specializzato in tali ambiti? Anche il destino delle Polizie Provinciali ci preoccupa perché a livello locale rappresentano un importante strumento per la lotta a tali crimini. Temiamo – conclude Troiano – che gli unici a trarne vantaggio da scelte simili saranno i trafficanti, gli inquinatori e i gruppi criminali che operano a danno degli animali e dell’ambiente”.



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