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rispetto dell’ambiente e della vegetazione
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Legambiente, pulizia spiagge e fondali. Buonomo: “Innovativa l’ordinanza del Comune di Capaccio”
Comunicato Stampa
30 maggio 2016 14:14
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A conclusione del weekend di volontariato dedicato alla pulizia delle spiagge e dei fondali dei mari italiani, considerato l’elevata quantità di rifiuti spiaggiati e raccolti (la plastica rappresenta la tipologia più presente) ancora una volta sono emerse tutte le criticità che affliggono le nostre coste e il nostro mare.
“Servono non solo politiche di sistema per ridurre la presenza dei rifiuti, ma occorre che i comuni attuino politiche a difesa del mare con scelte di indirizzo che contrastino il cattivo utilizzo della risorsa mare, uno dei beni comuni per eccellenza”, dichiara Michele Buonomo presidente Legambiente Campania.
Secondo Legambiente un esempio concreto che va in tale direzione è rappresentato dall’ordinanza n. 4 del 2016 emanata dal Comune di Capaccio che risulta innovativa per quanto riguarda la salvaguardia delle bellezze paesaggistiche costiere di Paestum: richiama all’attenzione ed al rispetto dell’ambiente e della vegetazione delle spiagge, protetta dalle leggi europee per la riconosciuta azione di protezione delle coste dall’erosione.
In particolare all’art. 3 lett. H si fa divieto di calpestare le aree dunali anche se non recintate, nonché estirpare e/o raccogliere i fiori dalle dune, per tutto l’anno; alla lett. I si fa divieto alterare lo stato dei luoghi, dei corsi d’acqua e alla lett. j di transitare e/o sostare con qualsiasi veicolo; all’art. 4 lett. D si ordina di consentire il libero e gratuito transito attraverso l’area in concessione per il raggiungimento del mare o della spiaggia libera; alla lett. E di assicurare l’accesso e il libero transito ai portatori di handicap munendosi anche di apposita sedia per disabili, allestendo dei punti ombra per loro; alla lett. M si ordina ai concessionari di pulire anche le spiagge libere adiacenti per 25 mt. di fronte mare anche con l’uso di mezzi gommati, ma senza asportare sabbia, danneggiare la vegetazione spontanea e rispettando anzi da questa la distanza minima di almeno tre metri. Non va alterato il profilo naturale della spiaggia e gli interventi non devono in alcun modo comportare modifiche alla morfologia dei cordoni dunali ed alterare la vegetazione ivi presente. Vengono altresì dettate norme per gli interventi di pulizia che riguardano la Posidonia spiaggiata, preferendo per tutte le attività di pulizia i rastrelli manuali e i setacci. È sempre vietato l’uso di mezzi cingolati.
“Fuori luogo, conclude il presidente di Legambiente Paestum, appaiono le rimostranze da parte di chi opera e vive proprio grazie alla risorsa mare. Gli operatori balneari, nel rispetto delle norme, possono e devono essere i presidi avanzati per valorizzare e rendere sempre più fruibile un bene comune quale è il mare.
L’auspicio è che il Comune riesca a far rispettare l’ordinanza emessa e che i cittadini e gli operatori balneari cooperino nella diffusione di norme di comportamento che renderanno il litorale più vivibile nel rispetto del delicato rapporto tra uomo e natura.”



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