Carmine Adinolfi non molla. Anzi, rilancia. Scaraventato sul banco degli imputati dai calciatori dell’Agropoli per il mancato pagamento degli ultimi tre stipendi, ed invitato pubblicamente ad andarsene dagli stessi, il presidente del sodalizio cilentano non usa mezzi termini nel replicare alle accuse all’indomani della brillante vittoria in campionato, contro il Baia 2006, di capitan Calabrese e compagni: “Sono molto amareggiato, ancora una volta mi ritrovo ad essere, mio malgrado, il capro espiatorio di una situazione incresciosa causata da chi, a differenza mia, non ha onorato gli impegni economici presi ad inizio stagione, lasciandomi solo”. Adinolfi, infatti, è stato investito da polemiche di questo tipo anche negli ultimi due anni, sia nei panni di patron del Baronissi che del Paestum Città dei Templi, due società che hanno poi venduto ad altri il proprio titolo sportivo.

È stato questo, probabilmente, ad allarmare il gruppo allenato da Carmine Turco, che ha manifestato il proprio disappunto disertando nei giorni scorsi alcune sedute di allenamento. “I miei giocatori non hanno capito affatto chi davvero fa i loro interessi – aggiunge Adinolfi – in primis ci tengo ad evidenziare che avanzano un mese e mezzo di arretrati e non tre, poi devono pensare esclusivamente a fare il loro dovere in campo, al resto ci pensa la società nei tempi che ritiene opportuni. Posso garantire che avranno tutto ciò che gli è stato promesso, poiché mi sono rivolto a nuovi amici finanziatori, i quali, per rispetto del sottoscritto, mi aiuteranno nell’onorare gli impegni presi. I calciatori, invece, di rispetto non ne hanno avuto affatto, ma da parte mia restano intatte le garanzie che ho rilasciato a ragazzi che ho considerato dei figli. Li incontrerò e pagherò ad uno ad uno”. Mentre la squadra prosegue la preparazione in vista dell’attesa semifinale di ritorno di Coppa Italia dilettanti contro l’Ebolitana al “Guariglia”, in città circolano nuove voci societarie.

L’avvocato agropolese Luca Errico, infatti, avrebbe manifestato l’interesse di rilevare il pacchetto di maggioranza del club cilentano. Adinolfi, al riguardo, sottolinea: “Non conosco questa persona né mi è mai pervenuta un’offerta reale. Tuttavia, ribadisco che è mia intenzione rimanere al vertice dell’Agropoli per molti anni ancora, poiché ne vale la mia dignità di uomo e di dirigente sportivo, e nessuno può calpestarla. Chiunque sia interessato a rilevare l’Agropoli, si faccia avanti coi fatti e non a parole. Sono pronto a vagliare qualsiasi proposta, purché sia fatto il bene di questa società e non si speculi sul sottoscritto”.