CAPACCIO PAESTUM. Centinaia le persone che hanno preso parte ai funerali di Giuseppe Seno, il 47enne ex calciatore capaccese, stroncato da un infarto fulminante mentre giocava a calcetto con gli amici. Il rito funebre si è svolto questa mattina nella chiesa di San Vito Martire, in Piazza Santini, gremita per rivolgere l’estremo saluto al compianto Peppe: il feretro, portato a spalla dagli ex compagni di squadra ed avvolto dalle bandiere granata della Poseidon e gialloverde dell’Herajon, è stato accolto e salutato da un lungo applauso, al grido di “Peppe Seno uno di noi”. Simbolico l'enorme numero 6, quello che Seno indossava in campo, realizzato con palloni da calcio davanti alla chiesa dai suoi amici più cari, tutti vestiti con una t-shirt bianca con le scritte “Sempre uno di noi” e sul dorso “Peppe Seno 6”. Straziante e strappa lacrime l’immagine del fratello, Carmine, che per tutto il tempo tiene la mano sulla bara, stringendo forte a sé la nipote Martina, sul cui viso è disegnato, con dignità e mestizia, il grande dolore per la scomparsa dell’amato papà. In un’atmosfera di commozione e dispiacere (nelle foto), solo le parole del parroco, don Donato Orlando, riescono a lenire incredulità e sconforto: “Il nostro amico Peppe amava stare su un campo di calcio, passione che ha condiviso con i suoi amici fino all’ultimo, perché quando si gioca insieme si fa gruppo, e lui giocava a pallone per star bene e sentirsi felice con gli altri. Cari sportivi capaccesi, per voi alla fine di una partita si vince un trofeo, ma Peppe ha vinto la sua partita nella vita, meritando la resurrezione, e le bandiere che gli avete portato rappresentano i simboli di un’intera comunità che adesso prega per lui, offrendogli l’eucaristia che rappresenta la vittoria di Gesù sulla morte, per donare al nostro Peppe la vita eterna, perché oggi lui entrerà nel più bello dei campi, il paradiso”. Anche gli ex compagni di squadra ed amici di sempre hanno voluto rivolgere, al caro Peppe, un bellissimo messaggio di ricordo, culminato con un abbraccio commovente tra Fabio Sorrentino, Ferdinando Marino, Carlo Marrazza e Marco Cerullo, bandiere della gloriosa Poseidon e protagonisti, con Seno, di tante battaglie tra i dilettanti del pallone della Campania. Ciao Peppe, ora sei ‘libero’ in cielo come lo eri in campo.